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Inviato da avatar Roberto Arbuti il 22-12-2014 alle 16:51

Quale residente all’inizio di via Stephenson vorrei segnalare l’ormai quasi insopportabile frastuono assordante del traffico della via sopra citata per la maggior parte delle ore della giornata, derivante dalla deviazione obbligatoria che da tempo incanala l’intero traffico, compreso quello pesante, nella nostra via a seguito della chiusura del ponte.

La strada è molto stretta, con marciapiedi angusti (1 metro di larghezza) ed ogni volta che lo percorro lo faccio come se stessi attraversando di corsa un incrocio con semaforo rosso; lo percorro guardandomi sempre alle spalle perché i mezzi sfrecciano ad altissima velocità ed in un momento di distrazione, mia o dei conducenti dei veicoli, le conseguenze sarebbero decisamente gravi per la mia incolumità.  Posso comprendere che il traffico è  stato dirottato a causa dei lavori ma la banale domanda che pongo all’amministrazione è se esistono metodi dissuasivi per far si che quantomeno venga rispettato il limite urbano dei 50 km/h.

L’ipotesi dei rallentatori di velocità, come previsto in casi limite (Art. 42 Cod. Str.), potrebbe anche esser presa in esame seppur rendendomi conto che il numero dei veicoli che percorrono la via è forse troppo elevato rispetto ad altre ubicazioni di quartiere dove questo mezzo dissuasivo è utilizzato. Un sistema di telecamere per il rispetto dei limiti di velocità avrebbe comunque dei benefici.

La strada è cosi' stretta che quando si incrociano 2 mezzi pesanti uno dei 2 è costretto a salire con le ruote sul marciapiede andando a sradicare lastre di marciapiede (fotografia allegata); inoltre sono presenti avvallamenti che periodicamente vengono ricoperti con del semplice catrame che i tir con la loro massa e velocità riscavano dopo qualche giorno con il conseguente spreco di denaro pubblico in  interventi di manutenzione di scarsissima durata.   

Ad oggi, dopo  2 anni, il risultato è il seguente: traffico a tutte le ore, soprattutto pesante per i vicini centri logistici, in entrambe le direzioni. Nelle ore di punta la situazione diventa tragica per chi abita nella via e per chi deve avventurarsi sui marciapiedi.

A pochi metri dal semaforo il disagio per i residenti e' massimo: i Tir che frenano, ripartono e accelerano fanno tremare i vetri (io abito al 3° piano ma quando i Tir prendono le buche e/o tombini tremano i muri del mio appartamento), i clacson suonano a ogni ora (anche alle 6.30 del mattino) , l'inquinamento rende l'aria irrespirabile. Come e' possibile che una stradina faccia parte integrante del sistema autostradale? Cosa dobbiamo fare per far valere il nostro diritto di vivere in un luogo urbano con un limite accettabile di qualità della vita?

Un altro pericolo è l’incrocio tra la Via Stephenson e la Via Mambretti/Palizzi: i mezzi che arrivano da Via Palizzi e svoltano a destra in Via Stephenson non osservano le strisce pedonali e il semaforo verde per i pedoni, fanno la curva a velocità elevate e spesso si fermano all’ultimo quando un pedone sta attraversando la strada sulle strisce. Questa mia segnalazione è pura prevenzione, non dobbiamo aspettare un fatto tragico per intervenire, come spesso accade nel nostro paese.

Ai nostri Amministratori, che immagino siano al corrente di questa perdurante situazione di emergenza, chiedo se esiste sin da oggi un piano per limitare i disagi e i pericoli sopra esposti e, nel caso esistano, di conoscere tempi certi di attuazione.

Grazie in anticipo per chi vorrà rispondermi e a chi condividerà la mia segnalazione.

Arbuti Roberto



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