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Inviato da avatar Enrico Salerani il 02-01-2015 alle 13:32

A fine anno, forse sperando che tutti si fosse indaffarati con la preparazione di grandi feste e cenoni, il Comune ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle aree di culto (tra cui quella dell’ex PalaSharp a Lampugnano).

Ai primi di Dicembre, nell’ultima partecipata assemblea pubblica al Gallaratese, centinaia tra consiglieri e cittadini presenti avevano sentito la disponibilità dell’assessore Majorino ad accettare le modifiche richieste dalla sua parte politica di Zona 8. Strano che, contemporaneamente e nel medesimo luogo, il signor Davide Piccardo portavoce dei musulmani presenti a quell’assemblea, sfoggiava sorrisi a ripetizione. Sorrisi che infatti avevano lasciato in me forti perplessità sulle reali intenzioni dell’amministrazione.

Infatti il testo del bando appena pubblicato, si rivela sostanzialmente identico a quello della bozza che tante proteste aveva provocato nella cittadinanza residente, nell’opposizione politica e anche nella maggioranza di sinistra di Zona 8, tanto da indurre quest’ultima a votarsi una delibera richiedente all’amministrazione amica, una profonda revisione/riduzione del progetto.

Nulla di quelle richieste avanzate dalla stessa sinistra di Zona 8 è stato inserito nel testo del bando.

Nessuna riduzione dell’area interessata; rimangono i 5000 metri quadi (si richiedeva riduzione a 1150).

Nessun obbligo di predicare in lingua italiana.

Nessun vincolo urbanistico che eviti stravolgimento del paesaggio.

Permanenza delle “scontistiche” riservate ai luoghi di socialità e aggregazione (ma non erano loghi di culto?).

Nessun riferimento a valutare l’opportunità per un referendum zonale.

Nella sostanza, si sono così mostrate assolutamente inutili le assemblee pubbliche e i lavori del Consiglio di Zona richiedente una sostanziale modifica per tentare una riduzione del danno.

Tutto si è rivelato solo uno “sfogatoio” per chi contestava il progetto e, ancor più grave, fumo negli occhi per chi ha creduto alle promesse di “partecipazione”, ai “percorsi di scelte condivise” tanto sbandierate dall’amministrazione Pisapia, supponente ed insensibile anche alle richieste dei propri fedelissimii sul territorio.

Enrico Salerani - capogruppo Lega Nord CdZ 8

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