Rispondi a:

Inviato da avatar Eugenio Luxardo il 09-01-2015 alle 18:55

Congratulazioni alla dottoressa  Giulia Maria Crespi Presidente Onorario del FAI, che nel suo articolo del 15 dicembre 2014 sul Corriere della Sera  scrive:  “la Cascina Linterno, un bel manufatto agricolo” e aggiunge: “migliaia l’hanno votata come loro “luogo del cuore”.  E poi continua” è bene che il Comune la voglia restaurare che ne tuteli la natura agricola”. Però la dottoressa sorprende quando scrive dimostrando di non aver capito (possibile che ancora non si capisca ?) che il vero valore di tutta la cascina sta proprio nel valore di quel palazzetto medioevale che ha permesso il vincolo monumentale con DM 3.9.99.  Proprio quel palazzetto con le due colonnine e relativi stupendi capitelli ha determinato il vincolo, il resto è anche lodevole memoria. Quindi la dottoressa, forse ignara, scrive: “il legame di Cascina Linterno, con le sue radici agricole, non può venir meno, per questo è nata ed esiste”.

La Cascina è nata prima, senza dubbio, ma proprio lì nel palazzetto medioevale avrebbe soggiornato il Petrarca amante dell’agricoltura e delle sue bellezze. La Cascina nei secoli è stata rimodernata e tenuta in pessima manutenzione ordinaria tra incendi, falò ed occupazioni illecite. Quindi, non è sufficiente scrivere, semplicisticamente, riguardo al palazzetto medioevale: “anche di questo è bene parlare” Possibile che ancora non si capisca che non è giusto aprire tutta la Cascina ai cittadini, senza l’indispensabile tutela del vincolo monumentale dovuto soprattutto a quel palazzetto medioevale ed annessi locali d’origine medioevale. Ancora non si è capito che qualsiasi opera invasiva, impianto di riscaldamento, impianti elettrici, idrici o elevatori non debbano essere realizzati in quel palazzetto, nei locali annessi e vicinanze da un qualsiasi tecnico specializzato in impianti. Invece quei locali sono continuamente occupati da gente che non sa o è incapace di rispettare luoghi vincolati.

In quanto al progetto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano che è in corso di ultimazione, questo progetto interviene in modo devastante sul palazzetto come se fosse un qualsiasi palazzo di edilizia residenziale. Non è il caso di dire che si sta esagerando parlando di agricoltura ai danni dell’archeologia e permettendo le più libere occupazioni illecite ?

Dott Arch Eugenio Luxardo 

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta