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Inviato da avatar Katia Marchesi il 11-02-2015 alle 11:23

FATTI NON PAROLE!!

Questo è solo uno dei tanti articoli che si trovano in rete, dove parlano tanto bene della ricostruzione di via magreglio.... ma allora perchè promettono e non mantengono?? i nostri bambini hanno DIRITTO di studiare in un ambiente pulito e sicuro !! possibile che i soldi ci sono solo quando si fanno le campagne elettorali, e poi.... puff... spariscono!! e non ci sono nemmeno per una semplice manutenzione!! pensiamo al futuro del quartiere, ai bambini che verranno... la nostra zona è in espansione... pensano al nuovo stadio... al portello... facciamo qualcosa per il nostro quartiere, ed evitiamo una futura CASCINA DI VIA DE LEMENE!!!!


http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/29/news/bovisa_certosa_e_parco_sud_prove_di_lifting_in_tre_quartieri-39934263/

MILANO - Bovisa, Certosa e Parco Sud prove di lifting per tre quartieri
ORIANA LISO
La Repubblica 29/07/2012, pagina 7 sezione MILANO

SI CHIAMA "Piano nazionale delle città": è l' occasione che Milano vuole cogliere per riqualificare e sviluppare tre zone oggi degradate o non valorizzate. Porto di Mare, Bovisa e via Magreglio: su queste aree si è concentrata la giunta che, due giorni fa, ha approvato i progetti che saranno inviati alla cabina di regia istituita presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (grazie al decreto Sviluppo), sperando nell' approvazione e, di conseguenza, nel finanziamento. Porto di Mare, tramontata l' ipotesi della cittadella della giustizia, è un quartiere con una scarsa identità. Nel progetto è prevista la bonifica di una parte del parco Sud, la realizzazione lungo via San Dionigi di edilizia residenziale (housing sociale e convenzionata), il mantenimento e la valorizzazione delle strutture sportive esistenti, collegandole all' abitato e alle aree verdi limitrofe, come il parco Cassinis, e una più funzionale organizzazione della viabilità, considerato che oggi il quartiere è diviso in due parti mal collegate. Esattamente dalla parte opposta della città si studia la riqualificazione della Bovisa, con la valorizzazione del suo simbolo, quei Gasometri (che sono siti di interesse nazionale, visto che uno risale al 1906 e l' altro al 1930) la cui area verrà bonificata, l' ampliamento del campus del Politecnico, con 160mila metri quadri in più dedicati alla didattica e alla ricerca, la realizzazione di un parco scientifico e tecnologico (70mila metri quadri previsti) in cui concentrare imprese nate come spin-off universitari (quindi basate su idee nate nell' ambito della ricerca) e imprese giovani in fase di startup, sempre legate al mondo universitario. Altri 480mila metri quadri, poi, di spazi pubblici e privati saranno interessati da nuove realizzazioni, tra edifici per abitazioni e uffici: il tutto è destinato a diventare una sorta di Bovisa 2. Ultimo ambito di intervento previsto, via Magreglio, in zona viale Certosa: qui verrà demolita la scuola (dell' infanzia e primaria) con palestra annessa ospitata in un prefabbricato che, nel 1966, era stato pensato per un utilizzo di trent' anni al massimo. L' edificio, sempre di tre piani, verrà ricostruito con i criteri più attuali della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, con più verde intorno ma con più attività all' interno (laboratori, refettorio, ludoteca, biblioteca). Spiega l' assessore all' Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, che ha firmato la delibera con la collega dei Lavori pubblici Lucia Castellano: «Abbiamo deciso di cogliere questa preziosa occasione del "Piano nazionale delle città" per mettere in campo nuove idee e progettualità, rinnovando e riqualificando il territorio». Per realizzare gli interventi il governo ha istituito un fondo speciale in cui dovranno confluire le risorse economiche non utilizzate o provenienti da revoche di programmi urbanistici che si sono arenati. La cabina di regia valuterà gli ambiti urbani ritenuti meritevoli di finanziamento, proponendo al Ministero quali fare: a quel punto verrà sottoscritto con il Comune un contratto di valorizzazione urbana. Tra i criteri per il finanziamento ci sono l' immediata cantierabilità degli interventi previsti, la capacità di coinvolgere altri soggetti pubblici e privati per il finanziamento, la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e tensione abitativa, il miglioramento della dotazione di infrastrutture e della rete dei trasporti. Proprio in base a questi punti il Comune ha scelto le tre aree in questione.

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