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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 08-03-2015 alle 18:47

Trovo interessante capire quale casellario è stato utlizzato per avere la concessione edilizia. Anche sè si tratta di un'area privata credo ricada nei servizi cimiteriali, luoghi di culto o affini, peraltro il comune di Milano avrà un regolamento ben preciso a riguardo sorattutto in termini di urbanizzazione e destinazione d'uso, la zona ha la classificazione idonea per un tale esercizio ? Alla fine si tratta di un cimitero privato e come tale avrà un regolamento molto restrittivo altrimenti chiunque potrebbe allestire nella propria cantina un "deposito cinerario" semplicemente dandogli un titolo adeguato tipo "la cantina della memoria". Ho la senzazione che si voglia aprire un "circolo privato" destinato ad un certo tipo di persone e che questo porti in sè un certo tipo di idea "snob" molto americana firmata da un illustre dipartimento del Politecnico, niente di male anzi... peccato che tutto avviene senza il coinvolgimento dei cittadini ivi residenti  e soprattutto riducendo il tutto ad un luogo multimediale dove svolgere "attività associativa" magari in una sorta di continuità con quanto fatto in vita.

Senza dubbio l'idea dal punto di vista dell'investimento è straordinaria, al netto delle sensibilità lo è anche per Milano, penso sia la prima opera del genere in Italia, tuttavia trovo che essa debba prendere forma all'interno di un'area consacrata a "camposanto" ( senza scendere fino all'editto napoleonico di Sant Cloud).

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