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Inviato da avatar Lorenzo Boati il 16-03-2015 alle 01:47

Di seguito il comunicato del Coordinamento Donne del PD di Zona 7 che personalmente condivido e sottoscrivo e che riassume la situazione che sta coinvolgendo il Soccorso Rosa dell'Ospedale San Carlo Un servizio a sostegno delle Donne che purtroppo rischia di essere snaturato da Regione Lombardia (come già stava succedendo per i Servizi Tossicodipendenze) e con cui ho avuto modo di collaborare come presidente della Commissione Diritti e Politiche Sociali aprendone una sede decentrata nel territorio di Baggio.
"L'8 marzo 2007 la Direzione sanitaria dell'Ospedale San Carlo Borromeo di Milano istituisce Soccorso Rosa con delibera n° 167, in cui si legge che "verranno offerti interventi di sostegno nei confronti delle donne che subiscono maltrattamenti e dei loro figli, vittime di violenza assistita".
Da allora Soccorso Rosa si rivolge a ogni donna, giovane o anziana che sia, abile o disabile, italiana o straniera. Fa parte della rete dei centri antiviolenza del Comune di Milano fornendo assistenza e presa in carico a 360° delle donne e dei minori vittime di abusi e violenze.
Nel 2014 ci sono stati 514 accessi di vittime, 384 arrivate in emergenza con lesioni gravi. Per il 98% donne italiane.

Oggi qualcosa sta cambiando. Con delibera n° 61 del 29.01.2015 la Direzione generale dell'Azienda Ospedaliera San Carlo, mediante provvedimento immediatamente esecutivo, ha istituito un unico servizio denominato "Centro di Ascolto e Soccorso Donna", accorpando i servizi "Soccorso Rosa" e "Centro Ascolto e Salute per le Donne Immigrate e i loro Bambini".

Tale provvedimento è stato immediatamente contestato dai lavoratori Ospedalieri del San Carlo per la variazione introdotta senza alcuna informativa alle organizzazioni sindacali, che va a snaturare il lavoro e le finalità dei due servizi aventi utenze molto diverse.
Il centro antiviolenza in questo quadro verrebbe ridotto a mero centro di primo ascolto per l'invio ai centri territoriali.

Il 26 febbraio è stata presentata un'interrogazione in Regione Lombardia, firmata dalla Consigliera PD Sara Valmaggi e altri, contro il provvedimento assunto dalla Direzione sanitaria dell'Ospedale, in considerazione del fatto che, grazie ad un lavoro di sinergie inter-istituzionali, Soccorso Rosa:
- fornisce l'essenziale assistenza sanitaria,
- collabora con le forze dell'ordine per denuncia in loco,
- garantisce assistenza legale,
- ricerca collocamento in struttura protetta,
- offre supporto specifico per i minori vittime di violenza assistita,
- dà sostegno e aiuto a donne e bambini vittime di violenza,
- elabora attività di prevenzione

Anche il Comune di Milano si è espresso in merito alla necessità di un ampliamento del Soccorso Rosa e non di una sua chiusura, segnalandolo come un servizio strategico nella rete dei centri antiviolenza sul territorio cittadino, che sono carenti sia a Milano che in Regione, come in ambito nazionale.
Il Coordinamento Donne PD di Zona 7 esprime la sua solidarietà a tutti coloro che hanno reso il Soccorso Rosa un porto sicuro, a cui approdare quando la burrasca colpisce.

Ci uniamo a loro nel chiedere che venga assicurato il servizio così com'è stato in questi anni, senza snaturarlo o ridurre la qualità dell'assistenza offerta dalla preziose professionalità che vi hanno sinora operato."



Questa invece è la campagna lanciata dal Soccorso Rosa a cui io ho aderito e alla quale ti chiedo di partecipare!

È iniziata la campagna di selfie "Io sto con il #soccorsorosa".
Invitiamo tutti a farne uno, a postarlo su questa pagina e a inviarlo via mail a: 

segreteria_presidente@regione.lombardia.it 

roberto_maroni@regione.lombardia.it 

e in copia conoscenza a: soccorso.rosa@sancarlo.mi.it


Se ciascuno di noi riesce a fare e a inviare 5 selfie (di persone diverse) potremmo ottenere un grande risultato e sarebbe la prima volta che un simile strumento viene usato per uno scopo così importante!

 

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