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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 09-04-2015 alle 13:11

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

POLITICHE SOCIALI. COMUNE, RADDOPPIANO LE SQUADRE ANTIDEGRADO AL SERVIZIO DEI QUARTIERI  
Cento borse lavoro con Amsa e altre cento con realtà del Terzo settore destinate a persone con grave svantaggio sociale. Nel 2015 il Comune metterà a disposizione mille tirocini e da maggio darà il via ai 2.041 patti di riscatto sociale.  

Milano, 9 aprile 2015 – Raddoppiano le squadre antidegrado di Amsa grazie a cento delle mille borse lavoro destinate a persone con grave svantaggio sociale seguite dal Centro per il lavoro dell’Assessorato alle Politiche sociali. Dopo le prime 48 persone inviate a dicembre scorso, tuttora al lavoro in 13 zone della città, il Comune ha già presentato all’Azienda Milanese Servizi Ambientali altri 40 candidati che inizieranno il tirocinio fra i mesi di maggio e giugno affiancando gli operatori di Amsa nella pulizia di strade, marciapiedi e aiuole e nella raccolta di rifiuti e foglie.  
Le borse lavoro si sono finora rivelate uno strumento efficace di reinserimento lavorativo permettendo a persone in carico ai Servizi sociali di uscire da situazioni di perdurante difficoltà. Per alcuni tirocinanti delle prime squadre di dicembre, 15 in tutto, l’esperienza con Amsa porterà ad un’assunzione a tempo determinato.  
Oggi a Palazzo Marino l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e il presidente di Amsa, Emilia Rio hanno fatto il punto sull’esperienza delle borse lavoro e sull’utilità delle squadre antidegrado al servizio della città.  

“Abbiamo creduto fin dal principio nel progetto delle squadre antidegrado – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – sia come possibilità di reinserimento lavorativo per persone in situazioni di svantaggio sociale, sia come soluzio ne per rafforzare degli interventi di presidio e pulizia di alcune aree circoscritte della città, dal centro alle periferie. Prima di questa esperienza ognuna di queste persone viveva una situazione di profondo disagio perché disoccupata da molti anni e con minori possibilità di impiego per via dell’età, della poca formazione, perché ex detenuto o vittima di dipendenze. L’assegnazione di una borsa lavoro, ovvero non solo un sostegno al reddito, ma l’impegno quotidiano in una attività, ha dato a queste persone l’opportunità di ripartire. L’assunzione ottenuta da alcuni di loro – aggiunge l’assessore – rappresenta un enorme risultato e conferma ulteriormente il valore di questo progetto. Per il 2015 abbiamo messo a disposizione mille borse lavoro per lo svolgimento di esperienze analoghe, 100 saranno realizzate con Amsa e altre 100, sempre per attività antidegrado con realtà del Terzo settore”.  
 “Siamo felici di partecipare al progetto del Comune di Milano di reinserimento nel mondo del lavoro di disoccupati, provenienti da situazioni di svantaggio sociale e da un lungo periodo di inattività – ha sostenuto il presidente di Asma, Emilia Rio – Potranno così prestare la loro opera, coordinati da operatori capi squadra Amsa, contribuendo alla pulizia e al mantenimento del decoro nei quartieri della città con maggiori criticità e per i quali è utile un presidio supplementare che integra i servizi pianificati dell’azienda. Crediamo sia importante dare continuità all’esperienza delle borse lavoro del Comune di Milano finalizzate alla costituzione delle squadre antidegrado,  considerati anche i buoni risultati dei primi mesi del progetto”.  

Quest’anno il Comune metterà a disposizione 1.000 borse lavoro destinate attraverso il Celav a persone provenienti da situazioni di grave svantaggio sociale.  
Cento di queste borse (di cui 50 già avviate) riguardano Amsa e altre cento, sempre per attvità antidegrado, saranno impiegate per progetti da realizzare con realtà del Terzo settore. L’obiettivo è di coprire con nuove squadre gli ambiti su cui Amsa riesce ad intervenire con minore velocità, ad esempio la raccolta dei cartoni in zona Sarpi – Canonica e più in generale la raccolta differenziata che ogni cittadino può effettuare autonomamente.  

Sempre nell’ambito di attività utili alla collettività, con il mese di maggio, partiranno i primi patti di riscatto sociale assegnati con bando: 2.041 cittadini in difficoltà riceveranno un contributo complessivo di 1.200 euro in cambio dello svolgimento di attività utili per sé (partecipazione a corsi di formazione e percorsi di reinserimento lavorativo) e per la comunità in cui vivono (volontariato nel quartiere di residenza).  

La borsa lavoro prevede che il tirocinante riceva 25 euro al giorno, fino a un massimo di 500 al mese e il ticket per il pranzo, e sia seguito in azienda o sul posto di lavoro da un tutor in contatto costante con gli operatori del Celav.  
Le squadre antidegrado sono al lavoro in città dallo scorso dicembre e operano  in 10 squadre su 13 aree circoscritte della città:  

Queste le zone raggiunte dalle squadre antidegrado:  
-        Padova;
-        Zoia;
-        Giambellino;  
-        Aldini;
-        Mambretti;  
-        Sarpi – Canonica;
-        Selinunte e limitrofe;
-        Ortles;
-        Martini e limitrofe;
-        Corvetto;
-        Gratosoglio;  
-        Piazza Oberdan – Bastioni di Porta Venezia;
-        Niguarda.

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