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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 22-05-2015 alle 02:33

Sono molto contento di quanto leggo sull'argomento al quale aggiungo il punto di vista di un possibile utente di periferia che (pare) potrebbe essere premiato per la semplice scelta di utilizzare " l' eco mezzo " ( per quanto scrive l'assessore Maran in merito ai possibili utenti che abitano in zone di Milano non asservite da metro o passante o tram... ).

Il primo quesito è: 

- Sè sono un cittadino di Milano che abita a Quarto Oggiaro dove posso trovare un'auto elettrica?

Il secondo quesito è:

- Sè trovo un'auto elettrica e vado una sera alla Scala ad ascoltare e vedere un'opera, quando torno dove ricarico nel quartiere il Mio " eco mezzo "  ?

Il terzo quesito è:

- Quando le batterie saranno deteriorate e non potranno più essere ricaricate, dove vengono smaltite ? Quanta energia viene impiegata per lo smaltimento soprattutto in termini di emissioni altamente inquinanti  come l' NOX, SO4, CO2 sparati in aria dagli stabilimenti che le producono e gli impianti per il trattamento dei rifiuti speciali quando dismesse.

Il quarto ( Oggiaro ) quesito è:

- Quando potremo usufruire di tale servizio in periferia anche declinato a " eco mezzo periferico " ?

Il quinto quesito è :

-  Le " eco auto " sono di fatto " monouso " massimo 2 persone, questo vuol dire che sè improvvisamente gli abitanti di Quarto Oggiaro decidessero di andare a teatro, nella migliore delle ipotesi Milano verrebbe invassa da almeno 30.000 lattine a quattro ruote, è forse previsto un deposito di ricarica tipo quello dei tram a fianco alla fabbrica del vapore ?

Il sesto quesito è:

- Le colonnine di ricarica hanno potenze elettriche variabili, in genere la potenza dipende dal tempo di ricarica che si vuole utilizzare, si parte da 7 Kw e si può arrivare a 43 Kw con le nuove tecnologie a ricarica rapida, questa potenza elettrica viene erogata da una rete pubblica che ha dei limiti di energia complessiva erogabile , è facilmente intuibile che la rete pubblica funziona come la rete domestica, se si hanno 3 Kw disponibili ed il nostro fabbisogno aumenta, occorre richiedere un aumento di potenza che graverà sulla rete nazionale ( più richiesta = necessità di produrre + energia = maggiori emissioni inquinanti data l'attuale tecnologia presente nelle centrali elettriche in Italia o maggior consumo di gas nel caso di centrali turbogas al netto della produzione da fonti rinnovabili che credetemi non  incide così tanto come vogliono farci credere in quanto incostante e soprattutto malgestita per mille ragioni anche politiche che non vado ad elecare). Provate ad indovinare chi paga gli oneri declinati a ecoincentivi destinati ai pochi e soliti privilegiati che già godono di molti privilegi ( per esempio poter utlizzare la bici per spostarsi da casa all'ufficio ).

In ultima analisi, la strada della sostenibilità è piena di insidie che spesso oscurano le prospettive, Milano potrebbe davvero fare un salto tecnologico e innovatore rispetto alle già provate auto elettriche a batterie convenzionali, forse è l'ora di fare scelte all'altezza della città proiettata nel futuro. ( leggi allegato ).


ERGO

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Gianluca Gennai

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