Rispondi a:

Inviato da avatar Salvina Inzana il 18-06-2015 alle 00:54

Via Castellammare è a due passi  dal Parco Concilio-Simoni. Come questa lettera testimonia. Nessuno è contro i Nomadi, ma bensì contro chi non rispetta le regole del vivere civile e viola le leggi. E contro chi avrebbe il dovere di intervenire e non lo fa.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_17/quando-parco-quartiere-si-trasforma-bivacco-abusivo-8666f502-14d4-11e5-9e87-27d8c82ea4f6.shtml

Quando il parco di quartiere si trasforma in bivacco abusivo

Gentile signora Bossi Fedrigotti,
sono una cittadina di Milano residente a Quarto Oggiaro. Ogni giorno, per raggiungere la stazione ferroviaria di Quarto Oggiaro, dove prendo il passante ferroviario per andare a lavoro, attraverso il parco antistante via Simoni e via Pascarella. O meglio, dovrei dire, attraversavo; poiché il parco, prima requisito a noi cittadini onesti dalle autorità competenti con la scusa di una misteriosa bonifica, peraltro mai avvenuta, sono mesi che si trova completamente in balia di un gruppo di rom romeni e bulgari che giorno dopo giorno non fa che allargare le sue fila.
Dormono e si muovono per il quartiere su camioncini decrepiti targati Romania e Bulgaria, sicuramente privi di ogni tipo di assicurazione e revisione; razziano giornalmente i supermercati della zona sotto gli occhi impotenti dei cassieri, ormai rassegnati alle loro prepotenze; prendono d’assalto ogni mattina, ovviamente sprovvisti di biglietto, i treni facendosi beffe, e spesso minacciando a muso duro i poveri controllori; utilizzano il nostro povero parco come una latrina, vi compiono atti osceni ad ogni ora sotto gli occhi di chiunque, uomo donna o bambino, si trovi a passare di li; rovesciano e sparpagliano in mezzo alla strada cestini e bidoni dell’immondizia. Sono mesi ormai che, ogni giorno, anche più volte al giorno, noi cittadini facciamo segnalazioni a Polizia e Polizia locale; e nonostante tutto, nulla cambia, anzi siamo sempre più abbandonati a noi stessi e i rom, ormai sicuri della totale impunità, diventano sempre di più e sempre più tracotanti. Siamo cittadini onesti, che lavorano e pagano le tasse e che vogliono potersi godere il loro quartiere e tutti i suoi spazi in totale tranquillità, sicurezza e pulizia. Siamo esasperati e ci sentiamo soli. Aiutateci a far sentire la nostra voce.
Micaela Rosi

Nessuno, io penso, può accusare di intolleranza questa rubrica dove, quando posso, quando arrivano, pubblico lettere che raccontano esempi di buona convivenza con i rom, di loro introduzione nel mondo del lavoro, di scolarizzazione dei figli.
Non posso, tuttavia, ignorare queste segnalazioni, sempre più frequenti e provenienti per lo più da quartieri di per sé non facili, del profondo disagio in cui vivono numerosi cittadini a causa dei comportamenti inaccettabili (e quasi mai sanzionati) di una parte dei vicini di quartiere. Leggevo l’altro giorno una statistica secondo la quale noi italiani saremmo il popolo più razzista d’Europa. Bella forza, mi sono detta, non solo siamo il paese degli sbarchi quotidiani ma il controllo del territorio, lo sappiamo, lo vediamo, è purtroppo largamente insufficiente.
ibossi@corriere.it

17 giugno 2015 | 11:40

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta