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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 20-10-2010 alle 10:14

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/19/news/sacerdoti_il_quarto_uomo_con_me_l_aria_pi_pulita-8243779/

L'INTERVISTA

Sacerdoti, il quarto uomo
"Con me l'aria più pulita"

Sessant'anni, ex informatico e anima di comitati, corre alle primarie senza partiti sponsor
"Mi piacerebbe Pisapia vice, Onida all'Antimafia e Boeri assessore, ma non all'Urbanistica"
di STEFANO ROSSI

«La mia Milano? A misura di bambino, con campi giochi, piste ciclabili, scuole in ordine e aria pulita». Si presenta così Michele Sacerdoti, il quarto dei candidati alle primarie del centrosinistra del prossimo 14 novembre, il verde che, pur senza essere appoggiato dal partito, partecipa perché «finora mancava un ambientalista». Sessant’anni, una laurea in Fisica, ricercatore universitario per passione dopo aver lavorato nell’informatica per le banche, Sacerdoti è conosciuto nell’ambito dei comitati sebbene, obiettivamente, non sia un nome noto. Non a caso le firme per la candidatura le ha raccolte in larga misura da solo, girando in bicicletta e parlando con la gente. E grazie alla presenza, come va di moda dire, sul territorio, non si sente il Calimero della situazione fra Stefano Boeri, Valerio Onida e Giuliano Pisapia.

Come giudica i suoi rivali?
«Boeri sarebbe un buon assessore ai giovani ma deve stare lontano dall’urbanistica, che non va data a chi ha lavorato con gli immobiliaristi. Onida? Presidente della commissione antimafia. Pisapia? Un ottimo vicesindaco. Come assessore al Traffico mi piacerebbe Maurizio Baruffi, anche se sostiene Pisapia».

Lei è accreditato dell’1 per cento dai sondaggi.
«Ho tempo per farmi conoscere. Non sono un candidato di testimonianza e corro per vincere».

Con quali proposte?
«Sono favorevole a Ecopass, ma va trasformato in una congestion charge a carico di tutti. La tassa di circolazione va modulata in base all’uso dell’auto: si paghi di più in base all’orario in cui si guida e al tasso di congestione delle strade utilizzate. L’opzione della centrale nucleare, da fisico, la trovo demenziale».

E l’urbanistica? Lei da anni è uno dei mastini dei comitati, uno di quelli che il Pgt se lo legge davvero.
«Mi sento l’anti Boeri. Lui non solo ha lavorato per Ligresti al Cerba, si è anche molto attivato per aiutare la Hines di Manfredi Catella all’Isola, mediando con i comitati. Il risultato è stato l’abbattimento della Stecca degli artigiani che Hines aveva promesso di conservare e che venne demolita per poter mantenere le volumetrie previste. E dire che Catella aveva acquistato l’area a un ottimo prezzo proprio perché gravata dai ricorsi dei comitati».

E l’Expo?
«Formigoni vuol fare realizzare le opere di Expo alle imprese della Compagnia delle opere. La Moratti a Cabassi, che aveva già un progetto suo. L’ho capito quando al Politecnico ho visto lo studio di un gruppo di architetti che aveva progettato per Cabassi cinque torri. Solo una era destinata all’Expo. Le aree vanno espropriate a prezzi agricoli e le plusvalenze devono andare al Comune».

Il Pgt?
«Nel Parco Sud genererà volumetrie destinate a ricadere in tutta la città. Inoltre abolisce l’indice massimo di edificabilità, rimane solo quello nazionale che è più che doppio. Si potrà costruire quanto si vuole e senza nemmeno dover ripagare il Comune con opere pubbliche. Ma il centrosinistra non lo ha capito».

Sacerdoti, lei tratteggia un quadro sconfortante...
«A Milano funziona così almeno da quando, nell’800, Giovan Battista Pirelli presiedeva la commissione urbanistica e litigava per ritagliare lotti più piccoli, in modo da poter costruire di più. Così oggi abbiamo una densità di settemila abitanti per chilometro quadrato, una delle più alte al mondo, con punte di 2025mila in zone come Loreto o via Padova. Se sarò sindaco, per cambiare le cose, l’urbanistica la terrò per me».

(19 ottobre 2010)

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