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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 25-08-2011 alle 20:59

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_agosto_25/20110825MIL03_13-1901359693338.shtml


Il caso

Attacco hacker, il Comune accusa il Pat

«Non siamo stati avvisati». Aperta un'inchiesta
Concorso contestato: è destinato a figlia di un assessore

Ennesima bufera sul Pio Albergo Trivulzio (Pat). La Procura della Repubblica avvia un'indagine sull'attacco hacker che, a metà agosto, ha distrutto migliaia di file della casa di riposo già sotto inchiesta per lo scandalo di Affittopoli. Un episodio misterioso che crea anche un incidente diplomatico con il Comune di Milano: «I vertici del Trivulzio - dicono da Palazzo Marino - non ci hanno informati».

Il reato ipotizzato nel fascicolo, aperto dal pm di turno Stefano Civardi, è accesso abusivo aggravato (e danneggiamento) al sistema informatico. L'incursione ha distrutto anche i dati sull'assegnazione di immobili a prezzi di favore, l'anagrafica e i percorsi di carriera dei 1.500 lavoratori, i contratti sugli appalti. In Procura è già arrivato un rapporto della Polizia postale che sta indagando sull'accaduto da giorni. Il tutto sarà, con ogni probabilità, preso in mano a breve dal pool di magistrati che si occupa dei reati informatici.

Immediate le polemiche politiche: il Trivulzio, in quanto azienda dei servizi alla persona, fa capo sia al Comune (con il diritto di nomina di quattro consiglieri del cda su sette) sia alla Regione (tre nomine). Dopo l'azzeramento del cda sotto i colpi dello scandalo per gli affitti low cost, il Pat è commissariato. Da marzo lo guida - su incarico del governatore Roberto Formigoni - il manager Emilio Triaca (il suo mandato è fino al 30 novembre). Il sindaco Giuliano Pisapia è andato su tutte le furie per non essere stato informato dell'attacco informatico. Né era al corrente della vicenda l'assessore ai Servizi Sociali, Pierfrancesco Majorino. «Il rapporto tra Comune e Trivulzio - attacca Majorino - è totalmente da riscrivere. Non è accettabile essere informati di una questione di tale gravità dai giornali». Il 16 agosto, all'indomani dell'incidente, i vertici del Trivulzio avevano mandato una email a Palazzo Marino solo per avvertire «di una disfunzione della rete informatica». Difficile intuire che, in realtà, si trattava della scomparsa di tutti i dati su proprietà immobiliari, lavoratori e ricoverati. Majorino insiste: «Nell'intera vicenda ci sono troppe cose non chiare. Abbiamo chiesto di essere informati sugli sviluppi dell'indagine e sulla situazione interna. Il commissario si è impegnato a fare arrivare in Comune una relazione, che ci auguriamo giunga tempestivamente e vada un po' oltre le notizie che già abbiamo dai giornali», conclude l'assessore.

Entro la fine di novembre Comune e Regione dovranno, comunque, nominare il nuovo cda. Così il consigliere comunale del Pd, Rosario Pantaleo, chiede scelte di discontinuità con il passato. Ma le preoccupazioni sono bipartisan. Il capogruppo del Pdl, Carlo Masseroli, ammette: «Un attacco informatico simile può essere fatto solo da un esperto e con un obiettivo. Spero che chi deve occuparsi della vicenda lo faccia in fretta e vada a fondo».

Sono giornate convulse. È di ieri anche la polemica dei sindacati per un nuovo bando di concorso. La denuncia: «È destinata ad essere assunta Alessandra De Nicola». È la figlia di Giovanni De Nicola, attuale assessore provinciale alle Infrastrutture e Trasporti, dal 2005 al 2009 capogruppo di An in Provincia. La replica: «Sono indignato - dice De Nicola -. Mia figlia come tutti i giovani si apre la vita a spallate con una laurea in Scienze dei beni culturali e una in Economia e gestione dei beni culturali ed è appena stata ammessa a un master dell'Onu. Cosa deve fare un figlio di un politico? Il precario a vita altrimenti la manda papà?». Alessandra De Nicola lavora da tre anni al Museo del Trivulzio Martinitt e Stelline, inaugurato nel gennaio 2009. «Il concorso le consentirebbe di passare a tempo indeterminato - ammette De Nicola -. Ma sfido chiunque a dimostrare che ho fatto pressioni».

Simona Ravizza
25 agosto 2011 18:52

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