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Inviato da avatar Silvano Umberto Tramonte il 24-11-2015 alle 17:53

Io credo ci sia una questione di livelli: dalla gestione delle piccole problematiche direi quasi quotidiane, alle visioni proiettate nel futuro di una città, che, nel bene e nel male, è il perno economico finanziario intorno a cui gira tutta la nazione. Francamente a me importa poco di quanto ci mette il comune a tappare una buca, o a eseguire qualsiasi altro intervento di manutenzione urbana. Lo do per ovviamente scontato e se tarda, pazienza, arriverà. Quello che invece mi preme, non solo come semplice cittadino ma come vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Bioarchitettura di Milano, sono le grandi decisioni che coinvolgono il carattere, l'aspetto, lo spirito della città. E la sua identità. Allora parlo delle decisioni grandi e importanti come le grandi opere, la ristrutturazione di quartieri interi, la difesa del suolo, delle acque, dell'aria. Parlo di come si prendano certe decisioni e di quali decisioni si prendono: da EXPO a Expo gate, ai nuovi grattacieli, al riassetto di una piazza storica ecc ecc Qui i cittadini sono assai poco considerati, per nulla considerati direi. E spesso costretti a subire decisioni che incidono nella sfera della propria vita quotidiana.

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