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Inviato da avatar Mario Sartori il 09-01-2016 alle 02:34

Le esigenze di contenimento della spesa e un maggior rigore nei criteri di partecipazione del Governo, degli Enti locali e territoriali ad Enti e istituzioni di diritto privato possono anche essere oggettive e comprensibili. Il quadro nazionale va senz'altro in questa direzione; meglio senz'altro una collaborazione aperta e trasparente tra la mano pubblica e i soggetti  privati interessati a contribuire all'interesse pubblico, piuttosto che la presenza spesso opaca delle Istituzioni dello Stato in centinaia di Consigli d'Amministrazione.

Invece che far riferimento a questo quadro, nel provvedimento del Consiglio metropolitano si è però fatto ricorso a motivazioni infondate come quelle adottate quantomeno nei confronti di Fondazione RCM quali un inesistente obbligo di sostegno economico e una presunta incongruenza tra i compiti della Città Metropolitana e gli scopi/attività di Fondazione RCM. Era invece opportuno coinvolgere preventivamente nella decisione i soggetti interessati soprattutto nei casi in cui la partecipazione della Provincia - promossa e poi confermata da giunte di centro destra e di centro sinistra dal 1999 in poi - non aveva alla base nessuna logica di 'finanziamento a pioggia'  ma una motivazione ed anche una storia che non dovevano essere liquidate in questo modo.

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