Rispondi

P.S.

La direttiva 94/80/CE del Consiglio Europeo del 19 dicembre 1994 stabilisce le modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di qui non hanno la cittadinanza:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:31994L0080

Ad esempio i cittadini italiani ed in generale europei che abitano in Francia, possono votare per le elezioni municipali e per le europee nelle stesse condizioni di un francese. Per poterlo fare si deve essere iscritti alle liste elettorali e rispettare le seguenti condizioni:

- avere almeno 18 anni

- abitare in Francia

- essere cittadino italiano, quindi europeo.

Per le elezioni europee si deve scegliere il Paese per cui votare, non è possibile esercitare il diritto di voto in più Paesi.

Un cittadino italiano a pari di un qualsiasi altro cittadino europeo può votare per le elezioni comunali ed europee in tutti gli Stati dell'Unione Europea.

Addirittura se nello Stato membro di residenza il voto è obbligatorio, l'obbligo del voto si estende anche agli elettori comunitari residenti.

Nei seguenti paesi un cittadino italiano quindi europeo può, non soltanto votare ma anche candidarsi ed essere eletto consigliere comunale, ma solo chi ha la cittadinanza può diventare Sindaco: Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia.

In sintesi noi non chiediamo la concessione di un nuovo diritto.

La riflessione proposta  riguarda soltanto  una possiblie e auspicabile semplificazione burocratica per esercitare un diritto concesso nel 1994 a tutti i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato di cui non hanno la cittadinanza.