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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 09-03-2016 alle 11:06

Ho partecipato al primo incontro, poi quando ho capito che:

- Le proposte dovevano corrispondere a una serie di parametri prefissati.

- La selezione sarebbe stata attuata attraverso diversi filtri.

- Le poche persone sorteggiate (slegate dalle proposte iniziali) sarebbero state affiancate e guidate da tecnici per realizzare dei progetti che prendevano spunto dalle proposte.

- I tempi di discussione e realizzazione dei progetti erano insufficienti per permettere un reale sviluppo a livello di semplice cittadinanza.

- Le votazioni finali sarebbero state effettuate dopo una severa selezione a cui pochi progetti sarebbero sopravvissuti.

Mi sono fatto l'idea che il comune aveva un milione da spendere per interventi generici e urgenti nelle varie zone, cifra che non avrebbe coperto che una parte degli interventi da fare. Come selezionare allora gli interventi (questo sì, quello no) in modo che i cittadini non si lamentassero di quello che non veniva fatto ma fossero contenti di quel poco che si faceva?

L'illusione di un bilancio partecipativo che in realtà era una selezione di interventi da fare comunque affidata in parte ai cittadini.

Penso sempre al peggio, quindi questa volta ho preferito attendere i risultati, mi sono ritirato in attesa di vedere cosa ne usciva...

Leggendo ora il risultato della mia zona (4) ho avuto triste conferma che non è un progetto ad aver vinto, non è un'opera sentita dalla cittadinanza a cui un domani potranno affiancarsene altre per migliorare il territorio.

E' un calderone di tanti piccoli lavori più o meno indispensabili, sicuramente già segnalati e già in programma da tempo, selezionati in questo modo tra altre migliaia.

Questo non è un bilancio partecipativo: una normale amministrazione comunale ascolta i suoi cittadini, individua gli interventi prioritari attraverso le segnalazioni e ne organizza con buon senso la messa in opera nel rispetto degli abitanti.

E' stato mascherato da bilancio partecipativo quel che il comune dovrebbe normalmente fare, coinvolgendo 30 cittadini ignari in un meccanismo che è più un inganno per farsi belli.

Probabilmente perché questo non accade normalmente e buona parte del bilancio è dedicata a progetti nati sui banchi stessi del consiglio comunale.

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