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Inviato da avatar Paolo Uniti il 06-09-2011 alle 16:55

Caro Gaetano concordo con le tue preoccupazioni che accrescono guardando anche i programmi 2011 2012 delle nostre commissioni istruttorie.

Ho letto con attenzione il programma della C.ne Scuola alla quale va un timido plauso per le speranze d'intervento che il presidente pone nel documento.

Ma al netto delle belle parole mi sembra di leggere un libro dei sogni, con l'aggravante che ad una C.ne tecnica-politica assorbente come quella della scuola venga data anche la delega sui progetti civici che dovrebbero essere di ambito sociale. Ma purtroppo tale C.ne è stata demolita per logiche partitiche.

Andando nello specifico, sono basito sulla volontà della C.ne ma direi che questa è una scelta politica della maggioranza, di destinare maggiori risorse del diritto allo studio alle scuole con elevati problemi di disagio.

Con quale metro di giudizio viene stabilito che una scuola è più meritevole di altre sul tema disagio giovanile ( se non  sulla valutazione di progetti specifici). Oggi tutti sanno che il disagio nelle fasce giovanili è trasversale e non è certamente collegato al reddito famigliare se non in minima parte. Infatti i fenomeni di bullismo e degrado civico sono maggiormente presenti in scuole frequentate da giovani italiani  "annoiati" e senza particolari problemi economici. Quartiere Sant'Ambrogio insegna.

Nella passata legislatura venivano premiati i progetti e non la provenienza degli alunni

Altro stato di confusione sono gli interventi sul Cam che in nome della globalizzazione culturale verrà stravolto

Sorrido nel vedere che s'impegneranno (se ci sono) contributi pubblici per organizzare corsi sulla cucina cinese ed araba.

Rimango basito  se s'intende perdere tempo e denaro pubblico (in quanto si dovrebbe dare mandato agli uffici e il personale costa) per "contattare istituti di microcredito (ma cosa sono ?) per sostenere adulti precocemente esclusi dal mondo del lavoro - sto citando le linee programmatiche della C.ne al capitolo progetti civici-

Qualcuno può spiegare alla nuova maggioranza che non è ambito politico e giuridico del CDZ rapportarsi con gli  istituti di credito o di "microcredito"

Comunque se questo è il nuovo vento auguriamoci come diceva il buon De Filippo "adda passà a nuttata"

Un saluto

Paolo U.

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