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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 27-03-2016 alle 19:14

Buonasera,

proseguono le informazioni in merito al progetto della 4° corsia dinamica.

In allegato uno stralcio che chiarisce alcuni aspetti in merito alle distanze minime da tenere tra una strada e un centro abitato ecc.

Se vorrete potrete addentrarvi nei particolari, tuttavia è bene sapere che molto è demandato alla società di progettazione che in questo caso è la J+S srl di Concorezzo, la quale sviluppa il progetto su mandato della società SPEA su committenza AUTOSTRADE PER L’ITALIA Spa.

La società che realizzerà l’opera dovrebbe essere la Grandi Condotte o una società facente riferimento ad essa.

Il progetto è gemello del progetto bolognese ( siete mai passati sul tratto autostradale che passa da Bologna e che vi porta al mare ? ).

In allegato potrete vedere cosa è stato fatto proprio sul tratto bolognese, dal quale è facile ipotizzare quanto sarà impattante Sulle zone laterali coinvolte.

Sul prospetto ho messo in rosso alcune annotazioni tanto per dare un’idea in merito.

Riassumendo:

questo progetto è stato dichiarato di pubblica utilità ed essenziale per l’area Expo 2015, quindi procede con tutte le autorizzazioni possibili comprese quelle del comune di Milano e di tutte le autorità coinvolte.

Ponendo il tratto come autostradale, in cat. A, sono sufficienti 30 mt. di distanza tra il limite esterno e le case per non incappare in un eventuale contenzioso.

Rispetto al limite attuale, si addentreranno minimo 6 mt. per realizzare quanto previsto e quanto normato dal codice della strada, nel caso non vi siano 30 mt. tra il limite ultimo (+6 verso le case, più o meno quello delimitato dalle protezioni arancioni viste in un post) e le case, nel caso vi sia una distanza inferiore, è possibile aprire un contenzioso.

Un altro elemento da tenere in considerazione, è il limite del rumore nelle case, infatti se tale limite non è rispettato, è possibile fare una verifica dei livelli di rumorosità quindi chiedere un’ adeguamento impiantistico allo scopo di rientrare nei parametri di legge.

Nello specifico, non è attuabile quanto scritto negli stralci circa l’abbattimento di un eventuale livello sonoro anomalo, tramite intervento sulle case, in quanto risulterebbe molto limitato il guadagno.

E’ noto che la maggior parte dell’abbattimento si ottiene andando ad interrompere il rumore quanto più possibile la dove si genera per evitare il fenomeno della propagazione.

Quello che chiederei a tutela della salute, è una massiccia intensificazione degli alberi ai bordi dell’opera, questo con un doppio obbiettivo: abbattimento degli inquinati e assorbimento di parte del rumore veicolare oltre a compiere una mitigazione visiva della tangenziale.

Tutta la documentazione di dettaglio ( non il progetto finale che è in mano a SPEA e a Condotte Spa ) è protocollata al comune di Milano, presso l’ufficio segreteria comunale come precisato nel documento della procedura d’esproprio ( in allegato la parte evidenziata in giallo ).

C'è da dire che anche nel caso venga svolto un confronto con un tecnico di Autostrade per l’Italia, non saranno dipanati i tanti argomenti in questione, peraltro sarà mandato con tutte le necessarie informazioni atte a definire l’opera come un’opera per il bene di tutti in termini di salute e di abbattimento del traffico, come un’opera assolutamente non impattante sul territorio limitrofo, ecc.ecc. ed è anche ovvio che sia così.

Pur cercando di declinare questa operazione in una qualche utilità per il traffico, constatare che ancora una volta verranno spesi milioni di euro senza risolvere definitivamente il problema traffico in tangenziale che trova beneficio solo nel caso vengano fatte le opere a nord della cintura, le quali andrebbero ad unificare la tratta Torino/Milano con la tratta Milano/Venezia, fa davvero pensare a quanto poco siano importanti le questioni legate alla vivibilità delle periferie, agli aspetti umani che inevitabilmente vengono offesi, a quanto sia poco efficace il ruolo dei tanti o pochi cittadini che si spendono per portare un minimo di benessere anche nelle zone dimenticate da Dio ai quali va il Mio personale ringraziamento e per i quali faccio quanto posso.

Gianluca Gennai

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