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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 21-06-2016 alle 01:25

Adesso sappiamo chi sarà il Nostro sindaco per i prossimi 5 anni, il Dott. Sala al quale auguro davvero buon lavoro.

Il nuovo Sindaco di Milano ha esposto una bozza di programma che ha delle priorità, tra queste la riqualificazione delle periferie, assumendosi la delega e quindi la responsabilità di dirigere il team di lavoro su questa importante sfida.

Si è dato 7 giorni per organizzare la giunta.

Anche il Dott. Parisi pur sconfitto di misura, ha dichiarato che farà un’opposizione costruttiva in virtù di un programma che pone al centro la riqualificazione delle periferie.

Intanto un punto fermo: le periferie esistono per governo e opposizione, ergo… ci aspettiamo di vederli da subito impegnati a comporre un team di lavoro composto da esperti in grado di saper leggere a pieno i bisogni delle periferie e poi di organizzare gruppi di lavoro in grado di risolverli.

Quanto detto nella campagna elettorale non è cosa da poco, i loro programmi sono basati sulla risoluzione di situazioni urgenti e non facili soprattutto dal punto di vista economico oltre che organizzativo.

Il Loro cursus studiorum è praticamente lo stesso, economia e commercio, poi manager di successo ecc.

Sapranno probabilmente trovare le risorse economiche da investire in alcuni progetti, sapranno anche formare un team di tecnici capaci senza declinarli alla politica?

Abbiamo visto in questi anni molta impreparazione e superficialità, improvvisazione e demagogia con risultati disastrosi e solo in parte corretti grazie al lavoro delle persone impegnate anche professionalmente, nei vari comitati che si sono organizzati in modo tale da essere parte attiva solo e soltanto per il bene pubblico, spesso a scapito delle proprie quotidianità, togliendo ore e risorse alle proprie famiglie.

Credo che i comitati debbano essere uno dei punti fermi da dove ripartire per capire quali siano i mali e le possibili soluzioni ai problemi delle periferie.

I comitati possono dare un valido aiuto alle municipalità.

C’è da augurarsi che non sia solo una questione di delega da dare ora al Politecnico ora alla Statale, per studiare quali siano i problemi da risolvere e cosa si deve fare per migliorare le periferie, bisogna ascoltare la gente e informarla, poi comunque decidere.

C‘è da augurarsi che ci siano persone in grado di discernere all’interno della giunta ma anche nell’opposizione, capaci di tenere il filo guida " del fare " saldamente in pugno, salvaguardando Milano dalle derive irrealistiche o utopiche di qualche importante architetto guidato dalla bramosia di raggiungere un qualche premio internazionale a scapito di una coerenza con le vere esigenze dei cittadini normali, forse meno fortunati, non meno milanesi degli altri.

C’è da augurarsi che la nuova giunta e l’opposizione mantengano i piedi per terra, il contatto con la realtà, la lungimiranza del buon padre di famiglia e soprattutto la forza della ragione istituzionale davanti alla logica delle lobby o degli schieramenti di partito proni alla finanza, causa prima dei disastri attuati nelle periferie anche di recente, assumendosi tutte le responsabilità avendo avuto la delega a procedere da 250.000 cittadini milanesi senza consumare inutilmente soldi per fare referendum atti ad avere un si od un no alla realizzazione delle opere quando non ritenute necessarie.

Quanto meno ci aspettiamo un manager oltre che un sindaco in grado di assumersi gli oneri ma anche gli onori di una sfida contro il tempo poiché il tempo per fare le cose è prossimo alla scadenza.

I comitati sono pronti a fare la loro parte.

Gianluca Gennai

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