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Inviato da avatar Lucia Zola il 23-06-2016 alle 22:01

La capisco molto bene signora Elena.

Ogni giorno i quotidiani pubblicano lettere di protesta di cittadini costretti a subire concerti all’aperto. E questo in diverse zone della città, dal centro alla periferia.
Spero che la nuova giunta abbia il buon senso che la precedente non ha avuto, spero che dimostri rispetto per i cittadini tutti, quelli che vogliono musica e quelli, soprattutto, che non vogliono o non possono avere forzatamente musica in casa a tutto volume (pensiamo anche agli anziani e agli ammalati), spero che la nuova giunta non dia mai più autorizzazioni, nemmeno temporanee, per rave party e concerti rock all’aperto in mezzo alle case.  
E questo sia che si tratti su suolo pubblico che su area privata. 

Non è spostando da una zona all’altra la musica a tutto volume fino a notte inoltrata (vedi concerti di City Sound cacciati negli anni scorsi da Arena, Ippodromo e Monte Stella e ora ventilati in zona Certosa) che si risolve il problema. 
I diritti non sono mai a senso unico. Per rispettare sia il diritto dei giovani di divertirsi sia quello dei residenti che non vogliono essere costretti a subire queste manifestazioni che stravolgono la loro vita,  il Comune deve trovare un'area definitiva, lontana dalle abitazioni, dove svolgere tutti i tipi di manifestazioni canore.

Anche la nostra generazione è stata giovane e si è divertita e, pur capendo le esigenze dei giovani d'oggi, dobbiamo noi adulti, cittadini e istituzioni, insegnare ad essi il rispetto per gli altri, anche non costringendo, chi non lo vuole, ad avere  i db di un concerto rock in casa.

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