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Ancora questa mattina sono stata fermata da una conoscente che, indicando la recinzione del Parco Testori, mi ha detto con aria soddisfatta: ''Ce l'hai fatta, finalmente!''. Ora vorrei mettere qualche puntino sulle i per precisare che personalmente non ho mai auspicato la recinzione del parco e chi mi conosce e sa quello che ho fatto lo sa bene. Nel lontano 2011 avevo inoltrato varie richieste al comune di Milano (tra cui anche la possibilità di recintare il Parco), ma avendo ricevuto risposta negativa (che allego), avevo completamente abbandonato l'idea, che tra l'altro consideravo solo una delle tante possibili soluzioni al problema. Per poi scoprire durante la famosa assemblea del settembre 2015 che l'ufficio tecnico del comune aveva detto una grossa balla (parole dell'assessore Granelli) e che la recinzione era fattibile. Per poi scoprire da un articolo di Repubblica del febbraio 2016 (che allego) che il Comune ha deciso di recintare 16 parchi milanesi messi nelle stesse pessime condizioni per risolvere il problema del degrado aree verdi cittadine. E allora ribadisco anche in questa sede, come ho fatto durante la famosa assemblea e in altre occasioni, di come considero questa recinzione una sconfitta delle istituzioni in genere, perchè una area verde così preziosa si può rovinare anche di giorno e in silenzio, così come è stato fatto fino a oggi, sotto lo sguardo benevolo e indifferente della Polizia Locale che non ha fatto e tutt'ora non fa nulla per proteggerlo. Non ho idea di chi si prenderà carico della chiusura dei canceelli con relativo allontanamento di centinaia di persone: mi è stato detto che nel caso interverrà la forza pubblica. Vedremo... E stendo un velo pietoso sulla progettazione e realizzazione della recinzione stessa che manifesta importanti carenze e problematiche che sono state segnalate al presidente del Cdz 8 Simone Zambelli che mi auguro vorrà intervenire con sollecitudine. Sono comunque pronta a ricredermi totalmente e a porgere le mie scuse nel caso tutto quello promesso verrà realizzato con la soluzione DEFINITIVA dei problemi del Parco che, a oggi, rimane ancora il ''povero Parco Testori''