Rispondi a:

Inviato da avatar Luca Vinti il 04-08-2016 alle 18:24

Gent.mo Presidente Minniti,

premettendo che l'instaurarsi di dibattiti seri, educati con scambi di idee ed opinioni è un percorso fondamentale per ricostruire un corretto rapporto tra cittadinanza ed Amministratori, auspico per lo sviluppo di questo utilissimo strumento di incontro (il nostro portale partecipaMi.it) che altri Presidenti e Consiglieri eletti lo frequentino e lo utilizzino, quantomeno come i decantati social dove spesso la serietà e la qualità lasciano a desiderare.

Oliverio Gentile e l'intera Fondazione RCM ne raccoglieranno i frutti che compensano il gran lavoro che svolgono quotidianamente con le poche risorse a disposizione.

Aggiungo alcune mie considerazioni a quanto da lei dettagliato in risposta alle mie (e di altri) conclusioni sull'attuale intervento di monitoraggio dell'area ed alle sue indicazioni su una strategia a medio-lungo termine.

In linea di massima quanto da Voi prospettato (immagino che sia la linea programmatica condivisa dalla attuale giunta) basato su un concertato intervento sociale in cui spicca l'obblico di istruzione per i minori è stato alla base del piano di re-inserimento ed integrazione in paesi toccati pesantemente dall'immigrazione balcanica negli anni post conflitto nelle aree di provenienza dei migranti. La Germania ne è stata capace con buoni risultati e quindi non ho nulla da obiettare se non l'amara constatazione che le risorse del welfare di quella nazione erano (e sono) di gran lunga superiori a quelle di vostra pertinenza ed utilizzo negli stringati bilanci locali con lacci e lacciuoli odierni. La prego di tenerci informati e divulgare dei casi positivi dove i risultati possono aiutare ad avere atteggiamenti diversi rinfrancati da situazioni oggettive frutto di questi interventi.

Molto bene anche l'impegno della Polizia Locale a continuare a monitorare e presidiare il territorio anche con la presa in carico delle segnalazioni dei cittadini.

Mi permetta di avere un minimo di contraddittorio su questo passaggio:

In altri casi vi è un rifiuto da parte delle comunità di adeguarsi a stili di vita coerenti con la corretta e civile convivenza. In questi casi la sola soluzione è contrastare le condotte che causano danni al resto della cittadinanza, nel rispetto del principio che la libertà va garantita a ciascuno fintanto che non lede la libertà e il rispetto degli altri.

E' proprio in questi casi che noi cittadini vediamo il NULLA, episodi criminali reiterati, di personaggi già conosciuti e pregiudicati che, grazie ad abilissimi avvocati (ormai fidati e specializzati per la loro clientela) ed una legislazione nazionale che permette scappatoie e salvacondotti, continuano liberamente a scorazzare sul suolo italico. Provvedimenti più severi anche a livello locale (vedi Parigi), a mio parere, applicati con fermezza e costanza, forse faciliterebbero la scelta di chi sceglie la stanzialità che dev'essere univoca: integrazione e rispetto della cittadinanza!

Perchè (pur con casi isolati criminali) noi milanesi non parliamo mai di cinesi, filippini, sudamericani, magrebini, ucraini, romeni, ecc. ecc. ma solo ed esclusivamente di questi "nomadi" (che poi tanto nomadi non sono)?

Perchè per questi altri comunitari ed extra-comunitari, anch'essi con situazioni alle spalle difficili, non c'è mai stato bisogno di interventi forzosi per facilitarne l'integrazione?

Rimaniamo fiduciosi e auguro a Lei e al suo staff i migliori auguri alla ricerca di una valida strategia per questa difficile problematica che affligge principalmente le nostre periferie, irrisolta ed in peggioramento costante.

Grazie ancora per l'attenzione 

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta