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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 20-09-2016 alle 19:44

Comprendo la difesa d’ufficio.

Il post si riferisce alla vicenda della gestione dell’area ed ha un unico obbiettivo, la tutela del quartiere a valle di una serie di passaggi gestiti dall’assessorato comunale preposto e per i quali il municipio 8 avrà certo avuto un ruolo come certamente l’ha avuto la Fondazione Mario Negri.

Tuttavia preme dare un’ulteriore punto di vista sull’intera vicenda.

Appare evidente che certi passaggi non sono inclini alla trasparenza e tanto meno al contesto soprattutto nelle periferie.

Come già scritto ben venga una collaborazione pubblico/privato nell’ambito della riqualificazione urbana, in questo caso si potevano fare scelte diverse da quella che pare sia “nero su bianco” della quale ha dato evidenza il Sig. Salerani ( vedi i post precedenti ).

I protagonisti potevano destinare l'area ad una realtà produttiva o " no profit " , forse qualcosa di diverso si poteva fare.

Sullo sfondo c’è l’istituto Mario Negri ( oggi Fondazione ) che certo a Milano beneficia di una nuova sede più funzionale e moderna con le Sue distaccate di Bergamo.

Tuttavia non è trascurabile quanto accaduto, le vicissitudini che hanno portato la Fondazione Negri a compiere determinate scelte, sono probabilmente non solo figlie di una crisi economica dalla quale neanche l’eccellenza ha potuto salvarsi.

Per il quartiere è stata una perdita molto sofferta, era per tutti un motivo di soddisfazione avere una realtà così importante in casa a prescindere dalla ricaduta occupazionale.

L’istituto Mario Negri non ha chiuso solo la sede di Quarto Oggiaro ma anche quella di Santa Maria Imbaro vicino Lanciano ( CH ), non senza conseguenze ( vedi allegato ).

Certamente a Milano le cose sono andate molto diversamente rispetto al sud. 

L’impressione che si ha, è che tutto sia stato fatto molto frettolosamente e che ad oggi non c’è un cantiere in attività nonostante il perimetro transennato “ad hoc” e un progetto su carta pronto per essere realizzato.

Ciò scritto, và tutta la mia ammirazione e stima ai tanti scienziati / ricercatori che ancora oggi rappresentano l’Italia nel mondo e che mantengono vivo il nome “Mario Negri” ai massimi livelli.

Gianluca Gennai

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