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Una vita dedicata al teatro e alla cultura milanese, quella di Massimo de Vita, che per oltre 40 anni ha fatto del teatro “Officina” uno spazio aperto a tutti, soprattutto a studenti, operai, stranieri, con i quali ha dialogato e lavorato senza sosta, in condizioni spesso proibitive, sempre difficili. Ma la sua attività è andata ben al di là dei tradizionali schemi tecnici e/o economici. Non si è mai risparmiato, ha percorso in lungo e in largo le periferie milanesi e ha portato i suoi spettacoli nei cortili delle case di ringhiera, nei quartieri più poveri, dovunque potessero avere un’utilità, essere accolti e abbattere tante barriere.
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