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Buongiorno

il tema sollevato è interessante.

Oltre alle considerazioni già elencate qui sopra dalla concittadina aggiungo un punto, fondamentale, che lega la tariffazione della TARI alla metodologia di lavoro della municipalizzata (quindi del Comune di Milano).

E' noto che la raccolta differenziata a Milano è obbligatoria, al punto che in caso di errori nella differenziazione i condomini possano anche essere multati.

Ora il punto che secondo me non è coerente (al punto da potere essere considerato non ottemperanti alla costituzionalità, ma si dovrebbe chiedere l'intervento di un legale oppure esportare al TAR) riguarda il processo produttivo dell'azienda che si occupa di gestire i rifiuti.

La municipalizzata ha l'obiettivo di raccogliere i rifiuti urbani dei cittadini e smaltirli; per fare questo utilizza delle RISORSE che - almeno teoricamente - ipotizzo siano pagate in parte dai contributi TARI e in parte da altri contributi, quindi in generale tutti dai cittadini.

Nel processo produttivo tuttavia sono coinvolti i cittadini stessi, in quanto l'attività di preparazione dei rifiuti è delegata a loro tramite appunto l'attività di differenziazione domestica; delegando ai cittadini la municipalizzata sta difatto chiedendo ai contribuenti stessi di essere parte attiva al processo produttivo aziendale, quindi di essere di fatto RISORSE della municipalizzata stessa.

Le considerazioni che faccio a questo punto sono due:

1. in quanto parte attiva del processo produttivo l'attività andrebbe remunerata, o quantomeno sgravare il contributo annuale a supporto della municipalizzata.

2. in quanto parte attiva del processo produttivo la multa in caso di errore di differenziazione è insensata perchè sarebbe da applicare alla municipalizzata stessa.

Andrea