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Buonasera;
intervengo su un post che descrive una situazione urticante e per la quale non c’è rimedio se non l’intervento deciso della polizia municipale che, a mio parere, è preposta non solo a sanzionare ma anche ad educare il cittadino indisciplinato che in questo caso è anche reo di abuso al codice della strada dato il divieto di sosta presente e ben visibile.
Posso pensare che Esselunga non ha nessun interesse a fare un’azione di sensibilizzazione versus la polizia municipale data la natura della " sosta abusata " e che i problemi della città sono ben più impegnativi rispetto ad una situazione ad oggi non ancora assunta come emergenza, tale per cui la si può procrastinare financo all’infinito.
Appare evidente che tale modus operandi sia vissuto dal cittadino " per bene " come un invito alla " non civiltà ", o peggio, come una violazione non grave, tollerata, persino accettata perché " non si faccia di peggio ".
Ma la domanda è: può un cittadino di Milano sentirsi così libero di fare cosa e come vuole in virtù di un’assenza reiterata delle forze dell’ordine, fino al punto da assumere un abuso come un diritto ai danni degli altri ?
Gianluca Gennai
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