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Inviato da avatar Elena Grandi il 17-02-2017 alle 14:55

Molto rumore per nulla. Ieri, dato che non abbiamo di meglio da fare, non si è fatto altro che disquisire di palme e banani. Chi mi conosce sa bene come la pensi in tema di verde urbano, di manutenzione, di biodiversità, di valorizzazione del sistema del verde pubblico e privato. Ma davvero, a me pare che si stia facendo molto rumore per nulla. Di seguito il mio breve commento, riportato quasi integralmente sul Corriere di Milano di giovedì.

"L’aiuola di piazza del Duomo è da sempre una sorta di allestimento temporaneo che, grazie agli sponsor, ogni tre anni si trasforma e si rinnova. Detto che per queste sponsorizzazioni, in ogni caso, non è previsto il parere dei Municipi, ritengo che il nuovo progetto con palme, banani e ibiscus, peraltro molto decorativo, potrebbe sembrare ardito ma non è del tutto incoerente con la tradizione milanese: basti pensare ai tanti giardini privati (e pubblici) sorti tra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento dove si trovano palme e banani. Lo sponsor garantirà una manutenzione impeccabile, cosa non semplice e non scontata, in un’aiuola che, a causa dei sottoservizi presenti, è dotata di uno strato molto sottile di terra. E’ per questa ragione che non sarà mai possibile mettere a dimora alberi destinati a crescere e a rimanere in loco in maniera definitiva. L'aiuola di Piazza del Duomo non è e non potrebbe essere il simbolo del verde cittadino: è una sorta di vetrina e, come tale, oggetto di progetti originali, arditi, condivisibili o meno, temporanei. Accetterei una discussione sul senso di una aiuola in Piazza del Duomo, non su come viene allestita".

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