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Inviato da avatar Giuseppe Maria Greco il 07-03-2017 alle 21:39

Gli ultimi due interventi sono ambedue comprensibili, ma discutibili a causa della rispettiva parzialità. Non ha nessun senso parlare del trasferimento delle facoltà senza connetterlo con la trasformazione di Città Studi e dell'indotto. Dal punto di vista progettuale, ogni singola parte ha ovviamente le sue specificità, ma la metropoli non vive a fette. O è una metropoli o è un insieme di feudi. Occorre scegliere.

Circa il "progetto faraonico", chiedo: un polo di ricerca europeo nella metropoli milanese ha senso o no? L'innovazione consiste nell'ascoltare le lezioni da casa? Attenzione: quando si promuove questa soluzione si accetta, consapevolmente o no, anche la perdita di territorialità dei processi, sia di formazione che di produzione. Siamo consapevoli di ciò che comporta sul piano sociale? Non mi sembra che nessuno, M5S compreso, se ne sia preoccupato. Eppure è fondamentale che un polo teconologico che abbia senso deve fondarsi sul miglioramento del benessere collettivo. Ma questo aspetto non lo vedo rappresentato in nessuno dei due interventi.

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