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Gentile Signora Carmela Rozza,

in riferimento al Suo ex assessorato ma anche alla Sua nuova carica pubblica.

C'è un parco non ancora pronto all'apertura, se non altro si evita che esso venga invaso e vadalizzato. Tuttavia nell'attesa, riaffiora uno status che non si limita al parco ma all'intera zona che da mesi è recintata e non ancora del tutto finita.

Gravano ancora situazioni irrisolte, viabilità da definire, ecc.

Spiace constatare che il cambio dell'assessorato abbia determinato un declino nell'impegno alla riqualificazione di un quartiere che non è ancora concluso e non deve concludersi date le tante problematiche che persistono a partire dal degrado della sicurezza nelle vie, soprattutto in orari serali, per arrivare ad una difficile sostenibilità di 2 centri di accoglienza concentrati su un'area già fortemente depressa dal punto di vista della presenza di diverse etnie non sempre compatibili e non solo riconducibili ai centri di accoglienza ( qualche sera fa, in via Fabrizi, una via di transito pedonale tra la fermata del tram di Mambretti a via Aldini, si è consumato l'ennesimo conflitto tra extracomunitari, concluso sui confani delle auto parcheggiate con buona pace dei residenti sempre più spaventati ed impauriti ).

Non si faccia demagogia tacciando quanto sopra come un commento razzista, è una constatazione di una realtà di chi vive in mezzo al problema oramai da troppo tempo non risolto, ed è generalizzato.

Tanto per citare dei commenti, a mio parere sconcertanti, le persone rimpiangono il periodo in cui le zone ereno gestite dai clan... se questo può essere uno sfogo comprensibile!

Certo non giova alle istituzioni pubbliche nelle varie declinazioni; sembra non sentano il dovere anche morale, di essere " la soluzione " non " il problema " .

Gianluca Gennai