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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 29-04-2017 alle 16:28

Buongiorno;

a partire dal 2 maggio, si svolgeranno a Palazzo Reale, delle conferenze " specialistiche " promosse dal comune di Milano, sul tema:  " riqualificazione scali ferroviari di Milano ". 

A detta dell'Ass. Maran, continua positivamente il confronto tra la cittadinanza e le istituzioni, su un tema molto importante per il futuro della città vista la superficie totale in gioco ( oltre 1.000.000 di m2 in gioco ).

Tuttavia la sensazione è che si voglia polarizzare a tutti i costi il cittadino milanese, questa volta con " effetti speciali " vista la location, passando attraverso " la nebbia " della partecipazione fino allo schiarimento a " cose fatte " per lo più sui tavoli debitamente organizzati, dove gli architetti sono molto bravi ad esporre le loro visioni fatte di paesaggi fiabeschi intrisi di proiezioni futuristiche e dove FS tende ad aprire alla cementificazione in ragione dei grandi numeri (in euro) pro domo suo.

 In questa logica c’è un fattore di correzione molto importante: il comune di Milano.

Dagli incontri svolti nei quartieri interessati alle riqualificazioni, si capisce quanto l’argomento sia di grande interesse per gli studi di architettura residenti sull’Olimpo spesso affiancati dalle facoltà Universitarie inquinate dal " modus pensandi " dei loro docenti essi stessi titolari dei progetti presentati.

In queste conferenze programmate a Palazzo Reale, parleranno gli Ordini professionali e, non a caso, le Università.

Mi auguro che i quartieri interessati si organizzino anche con esperti e che possano accedere a tutta la documentazione necessaria, prima che si passi dal progetto preliminare al progetto esecutivo, in ragione di una maggiore possibilità di cambiare le varie ed eventuali scelte fatte per lo più, da chi il quartiere non lo vive e certo non lo vivrà e che probabilmente tiene maggiormente conto della visibilità internazionale ingenerata da un progetto del genere, piuttosto che al futuro della città. 

Nel tempo dedicato all’Ordine degli Ingegneri di Milano, normalmente meno avvezzi all'immagine a favore della sostanza, mi auguro si parli anche di prospettive del trasporto pubblico su rotaia anche nelle periferie, ingegneria ferroviaria, ingegneria infrastrutturale, nuove tecnologie a favore dei cittadini che saranno, loro malgrado, coinvolti nella presunta " riqualificazione ".

Gianluca Gennai

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