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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 26-06-2017 alle 19:07

In questo periodo sto lavorando in un cantiere a Milano.

Il mio lavoro consiste nel montare le lampade nei box.

Le lampade arrivano in cartoni da tre; ogni scatola contiene tre scatole e per ogni lampada ci sono istruzioni di montaggio in carta e vari sacchettini di plastica.

Sono tante: due piani di Box.

Col tempo ho accumulato una montagna di cartoni, più di quanti ne produca il palazzo in cui vivo nell'arco di un anno.

Sono un bell'ingombro e un collega due giorni fa è passato e mi ha detto: "Quando hai tempo portali di sopra e buttali nel cassone che trovi: la sera diamo fuoco e lasciamo bruciare tutta la notte".

Ovviamente io non l'ho fatto e non lo farò (lo farà qualcun altro al posto mio) e il motivo è che io ci tengo al riciclo dei materiali e mi rattrista sapere che probabilmente in tutti i cantieri di Milano la pratica è la stessa: brucia tutto e fregatene.

Sì, poi ci lamenteremo dello smog, dell'effetto serra, del fatto che il clima è cambiato o dei rifiuti per strada a Napoli... ma quando tocca a noi chiudiamo un occhio... anzi due.

In un paese civile mi aspetterei degli obblighi, dei controlli, e una collaborazione, per portare questi cantieri a livelli di rifiuri zero. Dopo tutto gli imballi sono riciclabili per legge... ma poi viene tutto vanificato se per l'inerzia e la mancanza di controlli si lascia che tutto sia bruciato  all'aria aperta...

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