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Inviato da avatar Paola Buccione il 27-09-2017 alle 19:50

Che tristezza dover riprendere una discussione vecchia di quattro anni!

E’ palese che in questa zona non vi sia stato alcun intervento volto al ripristino della qualità della vita.

Quanto accaduto nella scorsa fine settimana è stato un rave-party, ne abbiamo avuta conferma dal Dott. D’Urso, Vice Questore del Commissariato di via Satta a cui questo quartiere fa riferimento.

Nella mattinata (27/9/2017) ci ha comunicato di aver personalmente verificato la situazione dell’ex fabbrica Italmondo, trovandola deserta (allego foto che ci ha inviato) e anche lungo la via Montefeltro non sussistono insediamenti abusivi di nomadi.

Anche se l’occupazione è stata temporanea, un “RAVE” è un atto incivile che sta avvenendo con sempre più frequenza negli spazi abbandonati.

Nello scorso mese di giugno è stato occupato un fabbricato di Bepi Koelliker in Polidoro da Caravaggio angolo Viale Certosa. Oltre alla nottata insonne fatta passare ai residenti, nella giornata di domenica “i festaioli” si sono riversati sulle strade limitrofe “esibendosi” in atti davvero deplorevoli.

Sempre più spesso ci si lamenta per l’inefficienza delle forze dell’ordine e sicuramente spesso a ragion veduta, non dobbiamo però scoraggiarci e desistere, ma continuare a segnalare quanto d’illegale accade nei nostri quartieri e per esperienza personale ritengo che oltre alla telefonata per la denuncia immediata di quanto stia avvenendo, è opportuno scrivere per sensibilizzare e “ROMPERE IL SILENZIO” delle Istituzioni utilizzando per esempio il canale ContattaMi del Comune o scrivendo direttamente alle Commissioni e Presidente del Municipio o agli Assessorati.

Certo è faticoso ogni giorno doversi confrontare con le ingiustizie, percepire che si è soli, che nessuno prende a cuore il nostro disagio, che forse sarebbe più conveniente essere persone scorrette, tanto restano impunite, è un sentimento sempre più ricorrente e allora che fare?

Mettere in pratica in vecchio detto “L’UNIONE FA LA FORZA”.

Confrontarsi con altri cittadini, condividere i disagi e trovare insieme strade percorribili, scavalcando il politichese e parlando un linguaggio universale che è quello del bene comune, nel vedere “la buca della strada” per quella che è ! 

Un cordiale saluto.

Paola Buccione

Comitato Oriani Certosa

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