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Inviato da avatar Sara Brusa il 25-09-2011 alle 13:19

Buon giorno a tutti.

Prima di entrare nel merito della questione mi permetto una premessa.

Credo molto nella potenza della rete e in siti come partecipaMi. Nei primi mesi di lavoro in consiglio di zona però mi sono accorta che farsi carico "realmente" delle situazioni, stando dentro una macchina amministrativa così complessa, richiede molte competenze ed energie. Così mi trovo spesso a tralasciare la lettura dei post dei cittadini. Mi scuso e cercherò nel tempo di definire degli spazi reali di confronto e partecipazione anche partendo da questo sito.

Rispetto al tema che si riporta in questa discussione:

i giovani, tutti i giovani, delle nostre zone periferiche sono uno dei nostri primi pensieri.

Loro sono la vita del quartiere! Per loro è necessario pensare a delle reali ed efficaci politiche di prevenzione.

La passata amministrazione ha preferito tagliare o addirittura eliminare tutti quei progetti di prevenzione rivolti ai minori che da anni nella nostra città lavoravano nei quartieri periferici.

Questi progetti, in estrema sintesi, prevedevano l'affiancamento di educatori professionali alle compagnie informali di giovani. Attraverso un lungo lavoro di conoscenza e condivisione, si aiutavano i gruppi a "crescere" soprattutto favorendo la creazione di una relazione positiva con gli altri abitanti del territorio (adulti, anziani, gruppi di altri giovani) e favorendo la partecipazione dei giovani alla vita del territorio.

Per chiarire, nell'anno 2008 l'assessore Mariolina Moioli ha cambiato radicalmente la geografia di tutti i servizi per minori del Comune di Milano tagliando le risorse per i Centri di Aggregazione Giovanile e eliminando i progetti di Educativa di Strada che si occupavano proprio delle situazioni come quella descritta, anche nella nostra zona.

Forse non è chiaro che il lavoro con i giovani che vivono in un contesto di degrado ed esclusione creato da vent'anni di politiche poco attente ai territori è complesso e richiede tempo e risorse. Le politiche di controllo e punizione promosse dalla scorsa amministrazione comunale e di zona non hanno fatto altro che compromettere la relazione con i giovani. E' invece necessario incentivare e attivare al più presto politiche di prevenzione ed educazione. Assolutamente necessario diventa  coinvolgere chi da anni lavora con i giovani in zona per proporre interventi qualificati per sostenere i nostri ragazzi.

Grazie

Sara Brusa

Presidente Commissione Servizi alla Persona e alla famiglia

Zona 6

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