Rispondi

Grazie mille Gianluca per il Suo interesse e per il tempo che ha dedicato a postare il Suo commento. Senza dubbio le Sue osservazioni sono pertinenti. Tuttavia la mia proposta intende inizializzare un processo in divenire, e stimolare la soluzione di problemi che dovranno sicuramente essere superati se si intende far evolvere la Smart Grid  fortemente voluta sia a livello europeo che dai nostri fornitori di energia nazionali. Come tecnologa di professione non ho alcun dubbio circa il fatto che la Smart Grid si realizzerà. 

Attualmente l'Italia è terza in Europa (!) per la produzione di energia da fonti rinnovabili con oltre il 40% di media a maggio del 2017 . Altre nazioni (Germania e Svezia) sono all'80%, il trend è in forte crescita e l'obiettivo è l'80% entro il 2020.

Le batterie delle auto elettriche sono in rapidissima evoluzione, cambieranno presto tecnologia e miglioreranno grandemente il rendimento. D'altra parte scopo della Smart Grid è proprio quello di ottimizzare i consumi attraverso tecnologia inverter proprio a partire dalle auto elettriche.

Stiamo parlando di un adattamento graduale delle tecnologie alle esigenze del territorio: se quando si cerca di introdurre innovazione si ragionasse su uno status quo fossilizzato ed impossibile da cambiare, avrebbe ragione Lei. Ma la storia della civiltà ci insegna che è necessario cominciare, per produrre il cambiamento. Tutte le volte in cui sono state introdotte nuove tecnologie che avrebbero rivoluzionato la storia (la macchina a vapore, la ferrovia, l'elettricità) il contesto era del tutto impreparato sia per produrle che per diffonderle capillarmente: ma gradualmente (e tutto sommato velocemente) si è modificato per accoglierle e per fruire dei vantaggi che portavano. 

Succederà anche in questo caso, non ho dubbi: siamo in un'epoca di rivoluzioni tecnologiche che avanzano in modo esponenziale, così velocemente da non essere prevedibili nemmeno sul breve periodo: dobbiamo credere con fiducia alle potenzialità del cambiamento.