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Inviato da avatar Luca Vinti il 20-01-2018 alle 16:21

COSTI DEI TRASPORTI PUBBLICI E RISORSE

 
Le dichiarazioni dell'Assessore Granelli con commenti di Gianluca Gennai.

Oggi il Sindaco Sala ha detto che abbiamo un problema di risorse e quindi per il 2019 dobbiamo ipotizzare un possibile aumento del biglietto ATM da 1,5 a 2 €, e ora stiamo lavorando per un piano tariffario che pesi il meno possibile sui cittadini abbonati. Noi vogliamo più trasporto pubblico e per questo continuiamo ad aumentare il servizio (11,6 milioni di km-vetture in più all'anno dal 2013 al 2017, una differenza che vale 58 milioni di €), ma dalla Regione riceviamo all'anno 17,4 milioni € in
meno rispetto al 2011, così non possiamo andare avanti. Se non cambiano le cose dovremmo intervenire con l'aumento. Con gli uffici e ATM, sto lavorando per presentare alla Giunta e al Sindaco un piano dove:
1) gli aumenti pesino il meno possibile sugli abbonamenti, premiando così chi utilizza il trasporto pubblico con sistematicità, ricordando che dal 2018 grazie al Governo Gentiloni e al Ministro Delrio i costi degli abbonamenti saranno detraibili; 


L'aumento del costo del biglietto dovrebbe essere preceduto da un piano generale di ottimizzazione della struttura ATM a partire dal piano delle manutenzioni per arrivare ai costi indiretti.
Al netto della riduzione di fondi, mi pare la solita storia, si fanno i piani di spesa aggiungendo una certa somma ogni anno di default, salvo poi dare la colpa alla riduzione dei finanziamenti, guarda caso ad opera della giunta regionale di opposizione.
Punterei sulla riduzione delle spese e l’ottimizzazione della struttura.

2) gli aumenti siano inseriti in maniera corretta nel sistema tariffario della Città metropolitana e di Monza e Brianza perchè diminuiscano le diseguaglianze tra dentro e fuori Milano e anche qui si tutelino quei cittadini dei Comuni fuori Milano che vengono a Milano con i mezzi pubblici. 
E' un lavoro che dobbiamo fare bene noi di Milano insieme ai Sindaci dei Comuni e alla Città metropolitana, ricordando che già a novembre Milano ha voluto mettere 1,4 milioni di € per il 2017 sui servizi extraurbani per evitare di tagliare i bus del territorio della Città metropolitana e di Monza e Brianza;


Prima di dare soldi alla brianza o a chi che sia, andrebbe creata la struttura della citta’ metropolitana ad oggi una nebulosa dove per di piu’ si fanno piani di spesa a macchia di leopardo.
Non so se la concertazione sia solo politica, voglio dire, chi e come si decide di dare dei soldi? esiste un'analisi seria sulle reti extraurbane? Città metropolitana, se deve dare dei soldi, deve avere il controllo sulle strutture alle quali i soldi sono indirizzate.
Si ricade sempre sul cittadino che deve sopportare gli sprechi della pubblica amministrazione.

3) stiamo lavorando per tutelare gli abbonamenti per i ragazzi, i giovani, gli anziani e i redditi medio-bassi (a dicembre 2017 abbiamo introdotto l'abbonamento annuale a 50 € per i disoccupati);

Gli anziani, i giovani e i disoccupati dovrebbero presentare l’ISEE e dovrebbero provare la loro incapacità a sostenere la spesa degli abbonamenti.
Deve finire il metodo assistenzialistico, chi ha diritto deve avere quanto necessario gratis o quasi, gli altri, cioé gli anziani con redditi, gli studenti figli di papà, i falsi disoccupati devono sostenere le spese di tutti gli altri cittadini. Gli unici ad dover essere sempre tutelati sono i disabili e gli ammalati seri esituazioni particolari come un’esenzione al 100% per quelle famiglie che devono essistere un familiare spostandosi ogni giorni da una parte all’altra della città.

4) il piano prevederà anche un'azione straordinaria nel 2018 di lotta all'evasione tariffaria utilizzando appieno i nuovi 50 controllori che si aggiungono ai 100 esistenti, perchè tutti devono pagare il biglietto; 

Invece di pensare ad una strategia fatta di innovazione, si pensa a dare ancora posti di lavoro la dove si potrebbe fare diversamente. Io annullerei anche i 100 già esistenti.
Credo che l’evasione non costi come 150 stipendi l’anno.
Si parte dalla formazione civica di base sia ai giovani che agli extracomunitari, prevenzione sociale e repressione attuata con chi oggi viene pagato senza fare molto o è mal gestito ( forze dell’ordine ).
In altri paesi tutte le persone che salgono, lo fanno dalla parte anteriore fermandosi a pagare il biglietto all’autista. I mezzi pubblici sono provvisti di telecamere e quando sale qualcuno da altre porte, l’autista non parte, si alza e sanziona il trasgressore.
Le metropolitane devono avere cancelletti efficaci, piu’ alti con piu’ chiusure laterali e un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine ad oggi mal gestiste (per esempio i militari ai quali potrebbero essere cambiate le regole d’ingaggio anche con una nuova formazione con un mandato speciale.

5) nel 2018 aumenteremo ancora il servizio, confermando gli aumenti effettuati a gennaio 2017 con l'anticipo dell'orario della metropolitana e con i potenziamenti delle linee di periferia del settembre 2017 e migliorando ancora altre linee. 

Sono d’accordo con il potenziamento che deve essere attuato in concertazione con i residenti.

Ma perchè l'aumento? Perché a Milano il trasporto pubblico costa al Comune ogni anno 825 milioni di € + altri 27 per le manutenzioni. Dai biglietti ricaviamo 390 milioni all'anno, il resto lo mette Stato, Regione e Comune. 
Dal 2011 al 2017 a Milano abbiamo aumentato le percorrenze annuali del trasporto pubblico di 11,6 milioni di km - vetture in più, equivalenti circa a 58 milioni di € in più, ma il contributo annuale di Stato e Regione è sceso di 17,4 milioni di €. Il Governo ha stanziato a livello nazionale per il 2018 4.932 milioni di €, la cifra più alta dal 2013, così che in Lombardia arriveranno nel 2018 circa 25 milioni in più, ma pare che la Lombardia di Maroni, nel ripartire i fondi, a Milano darà la stessa cifra dell'anno scorso.

Idem. i numeri che girano sono riscontrabili?

Non staremo in piedi. Anche perchè nel 2018 aumenteremo ancora i km-vetture del servizio aggiungendo ad esempio il tram 15 a Rozzano, il 2020 aggiungeremo la M1 da Sesto FS a Monza - Cinisello Balsamo con circa un incremento di costi di 10 milioni di €, nel 2022 con la M4 aumenteremo di circa 95-100 milioni la spesa.

Si ricade sul concetto di città metropolitana che non esiste ancora, come si fa’ a dire che questa linea e’ piu’ importane di altre? su quali basi si appoggia il teorema della giunta? Esistono ragioni perche’ una certa cosa si debba fare e altre perche’ tal altra non si debba fare. Mi pare vi siano delle strategie concertate su tavoli poco nobili. 

Noi ce la mettiamo tutta per offrire sempre più trasporto pubblico, ma non possiamo essere i soli ad aumentare le risorse che ci mettiamo (oggi ogni anno circa 170 milioni dalle casse del Comune e 110 dalle casse di ATM per il cambio dei mezzi), lo Stato ci sta mettendo più soldi e partirà anche la detrazione fiscale per gli abbonamenti, ora la Regione decida di mettere più soldi sul trasporto pubblico. 

Ora il comune allestisca un tavolo tecnico anche con le rappresentanze cittadine per aprire un dibattito allargato e dica i perche’ di piani abbandonati ( anche gia’ presentati nei PUMS ) a favore di altri.
Soprattutto perchà continua a favorire la verticalità a sfavore della circolarità che davvero manca. Sul piano dei costi/ benefici deve essere posto anche il ben noto motto: a favore del bene sociale.

Conclusioni: non mi pare vi siano argomenti tecnici che possano essere analizzati correttamente; da questa intervista non si trae nulla su cui discutere seriamente. 
Pura propaganda, dove si addossano le responsabilità ad altri, certamente vere in parte, ma non mi pare si debba ragionare su questo. 
Non leggo soluzioni, non leggo idee davvero efficaci, cose già dette e ridette negli anni. 
L’argomento non è facile; proprio per questo andrebbe analizzato a fondo prima di muoversi. Granelli, che mi pare sia stato scelto proprio da Sala come tecnico, parla ormai come un politico navigato.

Gianluca Gennai (TTO 3 Infrastrutture e Viabilità Metropolitana)

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