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Non vorrei essere frainteso.

Intanto sono ben conscio che per l'inquinamento dell'aria è fortemente responsabile il riscaldamento di case e fabbriche, ma questo è ancora un altro problema che non ci autorizza a girare la testa dall'altra parte quando circolano impuniti in città automezzi che sbuffano particolato come vecchie locomotive sgangherate.

Su questo ho focalizzato la mia attenzione, senza disconoscere nulla d'altro, anzi...

Quanto alle zone pedonalizzate è ora che se ne facciano di più in centro e si cominci nelle parti più significative delle periferie, altrimenti si creano squilibri pericolosi e flussi di traffico anomali che vanno disincentivati.

Quanto al tram solo a Milano non si comprende quanto questa mobilità dolce di superfice sia la prediletta dall'utenza del mezzo pubblico nell'Europa più evoluta, capace di rivitalizzare qualsiasi zona di Milano, centrale o meno.

Più corsie protette per tram, bus e filobus (es. 90/91), aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici e diminuire i costi di esercizio a parità di servizio offerto, aiuta a fidelizzare nuova utenza, con beneficio per il traffico.

Non vorrei che i diversivi enunciati spostassero l'attenzione dal problema, per poi non far nulla, ogni componente dell'inquinamento dell'aria va combattuta a fondo senza distogliere l'attenzione dal problema nel suo complesso che è molto articolato da capitoli complementari.

Respirare mala aria è anche un lusso che la sanità pubblica con le casse sfondate non può più sopportare, occorre ridurre l'anomalo dilagare delle malattie respiratorie e oncologiche, è un dovere civico e sociale irrinunciabile.

Anche la pulizia delle strade in notturna con abbondante acqua corrente aiuta nei periodi siccitosi a togliere di mezzo le polveri che si accumulano lungo le strade trafficate ed i marciapiedi, dove si depositano le polveri da consumo di pneumatici e pastiglie dei freni.

La battaglia è dura, ma va vinta, non abbiamo altra scelta.