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Ulteriore capitolo di oggi, che mi ha spinto a pubblicare queste amare conclusioni: arriva un messo comunale, ci parliamo per citofono, gli dico che scendo.

Davanti alla portineria ci salutiamo, ma in quella mio padre mi chiede di aiutarlo con la sedia a rotelle di mia madre che non ce la fa a farla scendere dalle scale.

Faccio cenno al messo che gli dò una mano.

Passano alcuni minuti e poi ritorno dalla custode.

Ebbene il messo se ne è andato, lasciando il bigliettino verde che dice che non mi ha trovato in casa.

Leggo che si tratta di un plico del G.D.P.

Decido di denunciare il messo.

Una volta che mi ha trovato ed identificato mi deve consegnare i documenti.

Non può lasciare il foglietto intestato del comune che non mi ha trovato.

Lui è pagato per consegnarlo. 

Ho pagato 43,00€ per fare ricorso e aspettato non so quanto tempo in fila.

Dieci minuti li può, anzi no, li deve aspettare.

Oppure viene e mi consegna direttamente dove sto aiutando mio padre sulle scale se ha tanta fretta.

La vicenda ha altri risvolti grotteschi: sono andato dai carabinieri di via Noto per la denuncia e hanno cercato in tutti i modi di dissuadermi.

Non potevano raccogliere la mia denuncia perché non di loro competenza ma dell'URP.

E dive l'URP non c'è?

Ho insistito, mi hanno fatto chiamare mio padre come testimone dell'accaduto e poi alla fine hanno raccolto la denuncia.

Ma come?

A sentir loro non erano autorizzati a raccoglierla.

Non si poteva fare.

Bisognava passare dall'URP.

E allora perché poi l'hanno presa in carico?

Ho avuto la sensazione che non volessero.

Che poi un giudice come Concettina La Greca possa ritenere temeraria la mia denuncia potrà anche accadere visto l'andazzo... però almeno è un giudice.