Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluca Gennai il 14-07-2018 alle 14:38

Dunque à côté de nous ? 

Mi pare si stia giocando sui termini.

Consultazione è una cosa e Dibattito Pubblico è un'altra.

Il tema del Dibattito Pubblico nell'ambito della questione " navigli " non l'abbiamo certo sentito chiedere dai comitati a favore o contro il progetto di navigabilità, tanto meno dai cittadini. E' stata una proposta fatta direttamente dalla Giunta Comunale, anzi dal Sindaco, a mezzo organi di stampa anche importanti, soprattutto attivando la macchina propagandistica, nel tentativo di dimostrare un grande interesse alla consultazione popolare, prima di procedere. Non è cosi?

Tale apertura è certamente lodevole ma anche impegnativa e soprattutto, se la si vuole fare, oggi la si deve fare a norma di legge, con le regole molto precise, previste dalla procedura.

Se il progetto in questione non rientra nella legge, la maggior parte dei cittadini non lo sa, qualcun'altro più preparato nelle Procedure di Appalti Pubblici ( Gurisprudenza ), potrà dirlo, ma Il fatto che si valuti esso, come non ricadente nella legge appena divulgata in Gazzetta, fa pensare che la struttura progettuale di base, è già stata approvata e deliberata in data antecedente all'entrata in vigore della legge. Se cosi è, non si capisce quale dibattito si voglia fare su un progetto già deciso, si vuole solo informare i cittadini, cercando di convincerli, facendogli credere che si stà compiendo un esercizio di confronto sulla validità o meno di esso e quindi sull'opportunità di fare  o non fare un'opera, o di farla in parte.

La sensazione è quella di voler procedere come sempre, cioè, solo a opere fatte si compie un esercizio di accomodamento, la dove la voce dei cittadini è maggiormente capace di affermarsi, andando in deroga, con fondi che tuttavia non impattano nella valutazione economica di base presentata agli organismi ministeriali, giustificandole come opere urbanistiche necessarie a: viabilità, trasporti, ripristini della pedonalità, ecc. tramite procedura interna, ergo soldi dei milanesi ( tutti ), spesi a favore di una certa zona della città, forse non cosi bisognosa di ulteriori interventi, come invece chiedono le periferie e i trasporti di superficie, la dove mancano o sono ridotti, o insuffcienti, ma anche gli incentivi che adrebbero aumentati per favorire i cambi della caldaie nei condomini, a partire da quelli gestiti da MM Spa, ecco un tema ecologico vero, ma che  in questo momento si preferisce declinare alle emissioni delle auto, quindi riportarlo sul tema navigli, elevandoli a " panacea di tutti i mal d'aria " dei milanesi al motto " più navigli meno macchine ", poco importa se tali scarichi aumenteranno nella circoferenza esterna ( LE PERIFERIE ). Non mi meraviglierei se arrivassimo a un progetto di spostamento del perigeo in modo da aumentare la distanza minima tra centro e suburbe.

Mi si perdoni lo sfogo, tuttavia doveroso in un caso come questo, dove non si può che sentirsi presi in giro o peggio cosiderati degli idioti su temi di cui spesso si dicono cose imprecise se non forvianti e questo è il casus belli.   

Nel caso invece che il progetto non rientri nella legge per l'entità dell'opera e l'importo finale, ma non mi pare il caso visto l'enorme impatto che ha sulla città e sui cittadini, allora vanno adottate altre procedure di consultazione e dunque, va detto chiaramente ai cittadini e agli organi di stampa, che in questo progetto, il Dibattito Pubblico, anzi " le debàt Public " come definito dallo stesso primo cittadino, non sa da fare, perchè non rientra nella legge, ergo, che ognuno si metta l'anima in pace su questo. 

Il Tema del Dibattito Pubblico invece, coglie in pieno le criticità delle metropolitane e di tutte le grandi opere future della città metropolitana, dunque il Comune di Milano, dovrà equipaggiarsi per tale esercizio, ma non solo, anche per gestire gli appalti secondo le nuove leggi sotto la legida dell'ANAC di Cantone, ma questo è un altro tema per il quale molti, meglio di Me, sapranno confrontarsi con le Istituzioni, affinchè venga rispettato l'equilibrio e il buon senso del "compasso e della squadra" sull'urbe, che detta cosi, sembra una formula massonica, caso mai è quel buon senso che pare smarrito.

"Il se fasse usage d'un débat public jamais, quand de lui en ne se sent pas le besoin".

Gianluca Gennai

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta