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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 29-09-2018 alle 00:15

La mia risposta ruota attorno al concetto di partecipazione.

La gente fa la sua vita, segue quel che ama e quel che più gli interessa.

La partecipazione ai problemi degli altri?

L'economia?

Il territorio?

Se non ci tocca da vicino non ci interessa ed è giusto che sia così.

Un posto ben amministrato è un posto in cui le persone possono dedicarsi a loro stesse e ai propri cari fregandosene del resto.

Ci sono professionisti eletti e pagati profumatamente per sbrogliare questi problemi.

Ora è il momento di intodurre un nuovo elemento: partecipaMi, rete civica o quel che sia.

Internet ci dà grandi possibilità comunicative.

Inevitabile la nascita di un luogo in cui i pochi appassionati di politica si confrontano su temi politici.

E questa è RCM.

Poi l'altro merito di RCM/partecipaMi.

Fornire un servizio a tutti i cittadini che non vogliono partecipare ma solo interagire con l'amministrazione pubblica e la rete di "esperti appassionati che partecipano" in grado di aiutarli ad ottenere quel che gli serve.

In questo scenario manca un pezzo molto importante: la mala amministrazione.

Dove ci sono cattivi amministratori è necessario che i cittadini si organizzino e partecipino maggiormente alla politica per correggere la situazione.

Internet e partecipaMi cadono a fagiolo e possono trasformarsi in strumento di controllo, aggregazione, partecipazione...

A causa della mala amministrazione "partecipare" diventa la parola magica dell'internet impegnato e non solo.

Dalla DD ai programmi talent la società è attraversata da un impeto di "partecipazione" e gli amministratori si spaventano.

Ma non sono sprovveduti e sanno bene cosa fare: non certo reprimere la partecipazione ma farla diventare un loro alleato modellandola secondo le proprie convenienze.

L'attuale situazione sociale è figlia di questa impostazione.

"partecipare" ormai vuol dire dare like e fare tutta una serie di attività schematizzate, preconfezionate, governate in modo che non creino problemi e si esauriscano nel web.

Questa è la partecipazione in cui non crede più Riccardo.

partecipaMi dovrebbe a mio avviso restare/tornare ad essere un luogo per appassionati di politica che fornisce un servizio di contatto e risoluzione dei problemi con l'amministrazione locale.

La partecipazione per i più va intesa come utilizzo del sito di servizio.

Dall'altra parte ci sono gli esperti appassionati e poi gli amministratori. I primi partecipano per passione i secondi per dovere civico.

La sfida è sviluppare una forma di partecipazione diversa dalla caciara in cui ognuno dice la sua e dedicata a seguire i problemi reali e rendere semplice il contatto tra cittadini e amministratori.

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