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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 20-10-2018 alle 18:08

A:

Gentile  Dottoressa Anna Scavuzzo ( interim Assessore alla Sicurezza )

Egregio Dott. Ciacci: Direzione sicurezza Urbana.

Egregio Direttore Architetto Salucci, Direzione Mobilità visto l’estratto (di seguito) dove si legge:

  • Coordinamento e gestione delle attività del Nu.I.R. sulle infrastrutture viabilistiche, sul territorio cittadino ed in emergenza a supporto della struttura comunale in caso di urgenze e possibili pericoli per l’incolumità pubblica.

pur senza foto, data l’invarianza, credo si possa sostenere che a nessuno interessa la questione anzi, a qualcuno va bene che ciò avvenga fatta salva la legge, che in questo caso è totalmente elusa e parlo di materia SICUREZZA DELLE GALLERIE anche se qui il comune può aver applicato una deroga che, tuttavia, non può mai contravvenire al tema della sicurezza stradale.

Allora mi chiedo se è tempo di denuncia alla magistratura dopo le tante segnalazioni e telefonate alle Forze dell’Ordine e su questo portale che comunque arriva a chi “di dovere”, grazie all’ottimo Oliverio attraverso le tante vie social. 

Ad oggi un sistema di sicurezza adibito all'evacuazione in caso di incendio in galleria o incidente grave, è de facto un dormitorio totalmente fuori controllo e fuori legge in materia di sicurezza stradale.

Da una segnalazione del cittadino Sig. Chianca prende spunto quanto segue:

ANAS. Linee Guida per la progettazione della sicurezza nelle Gallerie Stradali.

  • 2.1.4.10.1Gallerie di lunghezza compresa tra 500 e 1000 m

4.2.1.4.10.1.1 Uscite dirette verso l’esterno Le porte di accesso devono essere dotate di sensori ed all’apertura deve attivarsi un allarme ottico acustico locale temporizzato. L’impianto di illuminazione delle uscite verso l’esterno dovrà essere collegato ad alimentazione elettrica di sicurezza.

4.2.1.4.10.1.2 Cunicoli di sicurezza I cunicoli di sicurezza sono adibiti a via di fuga protetta e devono condurre direttamente all’esterno. Il cunicolo di sicurezza deve essere realizzato ed attrezzato in modo tale da consentire agli utenti in fuga di raggiungere l’esterno in completa autonomia. L’impianto di ventilazione deve contemplare una unica modalità di funzionamento in grado di garantire la qualità dell’aria all’interno del cunicolo di sicurezza. L’impianto ventilazione del cunicolo di sicurezza deve essere collegato all’alimentazione elettrica di emergenza.

DEFINIZIONI DEL CASO.

  • Passaggi di fuga che conducono direttamente da un’uscita d’emergenza alla superficie o in altro luogo di sicurezza. Tali passaggi sono generalmente possibili soltanto per le gallerie con poca copertura (ad esempio le gallerie cut and cover).
  • Sistemi di vie d’uscita ( estratto da Certifico )

Luogo sicuro statico contiguo comunemente con una via di fuga verticale o in essa inserito. Tale spazio non dovrà costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e avere caratteristiche tali da garantire le permanenza di persone con ridotte capacità motorie in attesa dei soccorsi.

Non credo ci sia da aggiungere qualcosa all’ovvietà che, in questo caso, passa all’incoscienza dei responsabili ( comunali ), essendo una strada interquartiere (via Castellammare).

Una riflessione:

La questione delle presenze storiche di piccole comunità di Homeless nel quartiere, è oramai da affrontare con metodo e definitivamente, non tanto rispetto alla tolleranza o l'intolleranza del fenomeno, quanto rispetto alla dignità di questa gente che dovrebbe trovare ristoro nelle politiche di una sinistra che pare sia altrove,  cosi come i cittadini costretti a convivere con un senso di abbandono pressoché costante se non in aumento da parte degli organi di sicurezza.

Gianluca Gennai.

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