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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 29-11-2018 alle 00:23

Al Sindaco G. Sala.

All'Assessore M. Granelli.

Al CDZ 8. 

Egregio Sindaco, 

Questa è una sua periferia, dove Lei ha trovato persone ad accoglierla quando è venuto per le diverse innaugurazioni dei lavori di riqualificazione che negli ultimi anni le hanno portato consensi e tributi grazie ai soldi di Expo.

Certamente siamo grati per quanto Lei ha fatto, e ci rendiamo conto che non tutto può essere fatto in tempo zero e a costo zero, ma non basta, non è quanto si aspetta un cittadino che cerca attenzione, presenza oltre i lavori necessari che sono molti e in tutte le periferie milanesi. 

Nonostante le segnalazioni rilanciate da altri cittadini milanesi ( vedi post del Sig. Primiceri ), gli interventi di ripristino della sicurezza stradale nelle vie Mambretti e Palizzi, non sono iniziati ne' si leggono intenti a tal proposito e ci si chiede se davvero si pensi alle periferie davanti a queste situazioni di degrado e di assenza di un concetto di priorità che qui assume il livello di emergenza ( in una delle ultime assemblee pubbliche, qualcuno del suo entourage, ha detto che non ci sono le priorità, si fa tutto in parallelo, Milano può farlo, ha le risorse economiche e se non le ha sa come trovarle ).

Queste vie sono ad alto flusso viario, percorse dai TIR che qui possono transitare tranquillamente, questa è una porta per Milano, dove arrivano i grandi trasporti autostradali, oltre che i mezzi comuni di trasporto merci in arrivo dalle varie località limitrofe, a supporto della grande domanda cittadina ( servizi e manutenzioni, costruzioni, consegne merci).

La situazione in cui riversano è evidente e richiama molti articoli del codice della strada ma soprattutto mina la sicurezza delle persone oltre che il livello di dignità che altrove non sarebbe tollerato. 

In base all'articolo 2043 del Codice Civile, infatti, le amministrazioni comunali sono responsabili della manutenzione del manto stradale per cui è lecito denunciare il comune per la strada dissestata che ha causato un danno a cose e persone. Inoltre, l'art. 2051 permette di contestare alla Pubblica Amministrazione un "danno cagionato da cose in custodia", in quanto le strade sono beni che le amministrazioni locali, cioè comuni e provincie, sono tenuti a curare in quanto appartenenti alla collettività.

In questo caso che non è certo isolato quando si parla di periferie, si ha una fotografia esatta di quanto esse siano prive della base dalla quale si dovrebbe partire per una riqualificazione: strade, servizi al cittadino, decoro urbanistico e percezione della sicurezza personale.

Non è questa la periferia alla quale Lei si rivolge quando decanta  1.300.000 euro da spendere, chiedendo ai cittadini un progetto di rigenerazione urbana in periferia? 

Qui c'è bisogno di un progetto?

Va rifatto il piano di appoggio della linea tranviaria e si parla di diversi chilometri e di un finanziamento dell'opera non indifferente che dovrebbe coprire dalla fine del ponte Palizzi al cavalcavia dell'autostrada prima dell'ospedale Sacco, non è possibile che ATM non abbia segnalato lo stato in cui riversa questo tratto tramviario davvero al limite della sospensione che attualmente è attiva, dietro un ipotetico problema alla linea elettrica. In questo momento c'è un bus navetta che copre la tratta: stazione Certosa - Ospedale Sacco ( ma guarda! ).

Le sue promesse purtroppo impattano con la realtà e non si capisce come possa pensare altrove quando una grossa parte della sua città ( le periferie ), le chiede di avere almeno un'attenzione concreta e seria, aderente alla sua immagine di uomo del fare. Ci si aspetta anche un no pur che questa attenzione si concretizzi, poi ci metteremo l'anima in pace come siamo abituati a fare in periferia, già contenti di un suo sguardo e di una nuova promessa.

Gianluca Gennai.

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