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Inviato da avatar Andrea Giorcelli il 15-12-2018 alle 16:10

Le associazioni (o meglio le aree recintate delle stesse) non dovrebbero esistere all'interno del parco delle Cave, perché ne impediscono la realizzazione completa come parco unico e fruibile, a disposizione di tutti, e rappresentano un po' un freno alle sue potenzialità e in certi casi un'incompatibilità (quando per esempio chiedono di asfaltare percorsi per accedere e parcheggiare con autoveicoli all'interno del parco o quando ancora recentemente capitozzavano gli alberi nelle aree in concessione).
Certo, alle origini furono meritevoli del recupero e della salvaguardia di aree degradate che non erano parco ma ex-cave abbandonate e discariche, svolgendo anche un presidio del territorio, ma non sarebbe ora, dopo decenni e con un parco che si è sviluppato intorno senza essere mai finito come si deve, di ripensarne la presenza futura e di immaginare anche qualcosa di diverso?
Io non so se ci sono altri parchi con una tale anomalia ma, preso atto che questo è nato così, si può anche andare avanti, perché le concessioni non devono per forza essere eterne.
Ovviamente ciò non toglie che le associazioni debbano e possano continuare a svolgere tutte le attività e iniziative per cui sono nate o altre adatte al parco, ma che non siano più un ostacolo alla visione unitaria e concorde del progetto e della gestione del parco delle Cave (che dovrebbero essere aperte al pubblico).


Andrea Giorcelli

www.andreagiorcelli.it

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