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Inviato da avatar Fabio Lopez Nunes il 03-01-2019 alle 20:32

La questione che pongo è una riflessione fra le questioni di cassa e le questioni della cultura metropolitana. Ovviamente non mi illudo che la Giunta faccia retromarcia (salvo che la verifica della sola offerta pervenuta desse esito negativo). Ma la chiusura dell'U.C. in Galleria è una perdita senza guadagno per la cultura e la storia cittadina. E' un po' come se Cipriani a Venezia divenisse atelier di moda. Anche quello era il salotto preferito da Hemingway e non solo (e se ci vai, ci trovi le sue foto). Si perde un pezzo della nostra memoria per vendere piumini. 

La questione di cassa favorisce la scelta, ma non è gratis, perché buona parte dell'affitto sarà girato alla Triennale per pagare un affitto anche lì (è una fondazione, non è patrimonio civico). Non credo che la questione sia per la comodità dei consiglieri comunali (di cui francamente non me ne importa nulla), ma per la centralità e la storia che rappresenta. La Triennale è un'altra cosa ed è in mezzo al parco, non così centrale, non in mezzo al passeggio, non in mezzo.

I simboli nel patrimonio metropolitano contano. quando si demoliscono, prima o poi ci se ne pente e dopo sono irrecuperabili. Per questi motivi penso che sia un grossolano errore. E mi spiace, poiché Milano in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante, grazie anche al lavoro di queste amministrazioni. 

Triennale continuerà a fare quello che ha sempre fatto, ne più ne meno, e l'Urban Center lì non aggiungerà nulla che già non si possa fare e già si fa. Ma noi tutti avremo perso uno spazio urbano nel cuore della sua vita. 

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