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Inviato da avatar Stefano Vigo il 10-01-2019 alle 18:36

Buonasera a Tutti.

Negli ultimi giorni sono apparsi degli articoli sui giornali relativi all'ipotizzato nuovo ospedale "Dei Santi Carlo e Paolo", che dovrebbe sorgere sui terreni agricoli di Ronchetto sul Naviglio, per il costo astronomico di ben € 450 Mln. Esso accorperebbe nella nuova sede i 2 precedenti ospedali (con un taglio rispetto a questi di oltre 100 posti letto) che verrebbero dismessi.

In realtà pare che la semplice ristrutturazione del San Carlo e del San Paolo, costerebbe solo € 90 Mln, con 9 anni di lavori.

Sarebbe utile aprire sull'argomento un dibattito pubblico con i cittadini delle zone interessate, che al momento non sono stati  minimamente coinvolti da queste decisioni (per ora solo teoria).

In particolare faccio notare come altri ospedali molto più vecchi del San Carlo e del San Paolo, come Niguarda e il Policlinico, sono stati semplicemente ricostruiti (o lo sono ancora al momento) nelle stessa aree, senza consumare altri terreni, e mantenendo esistente il presidio del territorio con servizi offerti fortemente migliorati e rilanciati.

Per non parlare del trasferimento a Sesto San Giovanni sulle aree dismesse delle ex acciaierie dell'Istituto dei Tumori e del Besta, i cui lavori al momento non sono neanche iniziati, ma in teoria secondo i cronoprogrammi, strombazzati anni fa, dovevano addirittura essere già quasi finiti, nel 2019.

Se dovesse sparire il San Carlo rimarrebbe scoperta un'area molto vasta e popolosa della città, tra San Siro; Trenno; Quarto Cagnino: Quinto Romano; Figino; Baggio (con Quartiere Olmi e Muggiano); Settimo Milanese; ecc, con gli utenti che dovrebbero raggiungere il nuovo ospedale con lenti bus (anche cambiando più di una linea), e lunghi spostamenti su strade molto trafficate. Per dirne una c'è un solo ponte sul Naviglio Grande in Via Giordani e la Via Bisceglie spesso è già oggi bloccata con troppi semafori non sincronizzati e un traffico pazzesco. La M4 per molti di questi utenti non avrebbe una particolare utilità, visto che a Quarto Cagnino; Quinto Romano; Figino; Trenno; Baggio; Settimo Milanese; ecc, la metropolitana non c'è (e spesso neanche arriverà a breve-medio periodo). La questione non è pura e semplice "lana caprina" saltando l'ospedale sparirebbe pure il Pronto Soccorso, e nei casi molto gravi anche qualche istante di tragitto in meno, fa la differenza tra la vita e la morte.

Siamo sicuri che la ristrutturazione del San Carlo e del San Paolo, con miglioramento e potenziamento dei servizi sanitari offerti, non sia preferibile ad un fantomatico nuovo ospedale che andrebbe ad impattare in maniera pesante sul territorio consumando aree agricole (anche molto belle da vedere con le messi che biondeggiano al sole)?

In ulteriore alternativa al nuovo ospedale se ci sono quattrini che avanzano si dovrebbero ristrutturare e potenziare le ASL come quella di Via Masaniello a Baggio, ampliando le prestazioni offerte agli utenti.

P.S: Cosa dice il Municipio 7 sulla possibile chiusura del San Carlo e dei forti disagi per la numerosissima utenza nel raggiungere l'Ospedale "Dei Santi" a Ronchetto sul Naviglio?

 

Milano 10 Gennaio 2019

                                                                                                           Cordiali Saluti

                                                                                                          "Stefano Vigo"  

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