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Certo Roberto,

partecipaMi va sostenuta perchè trasversale e " di servizio ", operativa, ma il supporto economico di cui necessita e che oggi è in pericolo, potrebbe essere realizzato anche attraverso iniziative diverse, pubbliche, anche nelle periferie tra la gente di strada, e parlo di stands nelle piazze o nei parchi dove divulgare lo scopo e l'utilità di questa piattaforma che deve restare libera, fluibile da chiunque e gratis, con poca burocrazia, soprattutto vicina al cittadino comune, lontano dall'idea intellettuale o politica.

L'impressione che ho, è che molta gente ne sia intimorita, sembra che ci sia una tendenza a non scrivere sulla piattaforma a favore di fb, meno instituzionale, in fondo i messaggi passano come verbo e lo scritto rimane, c'è la paura di fare brutte figure con la grammatica, la punteggiatura, cosa che su fb viene completamente ignorata con faccine, simboli, trattini e cuoricini, per molti un sostitutivo e una formula risolutiva per comunicare.

Su fb o altro si possono scrivere c.....e senza essere stigmatizati, giudicati e arriva subito il messaggio anche a chi deve, compresi i nomi illustri e istituzionali.

Una via potrebbe essere l'apertura al privato, certo è poco social ma c'è anche una logica di comunicare diversa rispetto agli anni della fondazione che non può essere trascurata. E' necessaria una strategia alternativa per mantenere vivo quest'importante strumento di democrazia.

Le parabole hanno un vertice per poi stabilizzarsi o declinare.

Gianluca Gennai