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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 04-10-2011 alle 12:33

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_ottobre_4/case-occupate-castellano_14-1901715006287.shtml

«Stop agli sfratti fino a novembre». Beltrami Gadola nominato nel Cda dell'ex Iacp

Case occupate, bufera sull'assessore

La Castellano agli inquilini Aler: l'abusivismo per necessità non è un reato

MILANO - Occupare per necessità non è un reato. Meglio: «Non è un reato che porterà allo sgombero dalle case popolari», puntualizza l'assessore alla Casa del Comune Lucia Castellano. Ma tanto basta a far scoppiare la bufera. Tardo pomeriggio, piazza della Scala. In aula si discute di bilancio, di tagli e sacrifici. Fuori, in piazza della Scala, protestano i comitati degli inquilini. Hanno appeso i loro striscioni alla facciata di Palazzo Marino. «Destra o sinistra chi sgombera è un fascista». L'incontro con l'assessore si trasforma in assemblea pubblica. Gli «okkupanti» accusano, l'assessore ribatte colpo su colpo. E spiega, prova a spiegare, la «linea» dell'amministrazione.

«Distingue», l'assessore. Tra i «poveracci» e i «delinquenti», tra chi non riesce più a pagare il canone per colpa magari della crisi e chi occupa per conto del racket e della criminalità. Il piano del Comune? Per ora - assicura la Castellano - non prevede altri sgomberi. Anzi, «il mandato alla questura è di sospenderli almeno fino a novembre». Eccezion fatta per i delinquenti. Contro di loro pugno di ferro. E per gli altri? Gli «altri» si dividono sostanzialmente in due insiemi. Il primo è il piccolo esercito d'inquilini finito alla voce «abusivi» per una serie di intoppi burocratici. Subentri familiari mai segnalati nella maggior parte dei casi. Ma anche banalissimi errori nella compilazione dei moduli. In grande maggioranza si tratta di gente che paga regolare canone. Per loro è pronta una «regolarizzazione», che dovrà recepire il nuovo regolamento emanato dalla Regione. Poi ci sono le occupazioni per necessità, quelle che per la Castellano non costituiscono appunto un estremo di sgombero. E sulle quali deciderà una commissione ad hoc, nominata da Palazzo Marino, che stabilirà caso per caso la legittimità di sfratto. Fino, a quel momento, niente sgomberi.

Insorge l'ex vicesindaco (ed ex assessore alla Sicurezza) Riccardo De Corato: «L'articolo 633 del codice penale punisce l'occupazione abusiva come reato perseguibile d'ufficio. Che questo articolo lo ignorino i teppisti dei centri sociali ci può anche stare, ma che questo articolo lo ignori anche l'assessore Castellano, che di fronte all'indegna gazzarra non ha trovato di meglio che interloquire con i no global, è un fatto che la dice lunga sulla volontà della giunta Pisapia di ripristinare la legalità nei caseggiati di edilizia popolare». L'eco delle polemiche arriva anche al Pirellone, da dove Davide Boni, presidente del Consiglio regionale, commenta: «Come succede spesso a sinistra, si premiano quelli che non hanno fatto le cose in regola».

Dal fronte opposto parlano i ragazzi del «Cantiere», alla testa delle lotte per il diritto alla casa (e protagonisti del sit-in di Palazzo Marino). «Milano - dicono - sarà la città dell'accoglienza e dei diritti solo quando non si lasceranno più a dormire per strada famiglie che occupano per necessità, La vera sicurezza è quella dei diritti. Ribadiamo che gli occupanti per necessità devono essere regolarizzati». Sempre nel settore delle case popolari, il Comune ha nominato l'urbanista Luca Beltrami Gadola come proprio rappresentante nel Cda dell'Aler.

Andrea Senesi
04 ottobre 2011 10:57

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