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Inviato da avatar Stefano Vigo il 10-02-2019 alle 23:32

Buonasera a Tutti.

Questa sera sul telegiornale della Svizzera 1 (si vede anche in streaming sul sito della RSI), è andato in onda un interessante servizio sulle rigidissime norme anti-inquinamento che sono appena entrate in vigore in molte città della Germania e delle reazioni di forte protesta che queste hanno generato.

In sostanza dal 1° Gennaio i diesel Euro 4 non sono più ammessi alla circolazione in molte città a partire dall'inquinata Stoccarda, questo ha provocato una protesta dei Cittadini che hanno indossato i Gilet Gialli, ma in salsa teutonica, ovvero senza disordini; devastazioni e scontri con le forze dell'ordine.

Molti partecipanti sostengono che l'auto è ancora in ottime condizioni e l'eventuale sostituzione è quasi impossibile per i ceti medio-bassi. C'è comunque la sensazione da parte di tanti automobilisti di essere stati bellamente "fregati" a suo tempo dalle Case Automobilistiche, le quali hanno pubblicizzato a tutto spiano le vetture a gasolio che consumavano pochissimo, e poi erano già Euro 4 (o classe superiore di emissioni inquinanti), e quindi dallo scappamento uscivano pochissimi gas di scarico, o polveri tipo Pm 5; 2,5 ecc.

Da parte delle autorità c'è l'impegno a potenziare i mezzi pubblici e la mobilità ciclabile, con una punta di sarcasmo sui protestanti che "sono troppo affezionati alle auto diesel" (o in generale alle automobili).

Queste notizie sono anche riportate su vari siti internet.

Posso solo aggiungere che quasi sicuramente le proteste in Germania dei Gilet Gialli, lasceranno il tempo che trovano e difficilmente porteranno al ritiro di questi provvedimenti, anche se lasciano aperti degli interrogativi validi anche a Milano:

A) La politica dell'UE ha emanato delle importanti Direttive sulla qualità dell'aria (nel 2008, e precedenti), senza però indicare come raggiungere questi risultati, lasciando che le case automobilistiche vendessero qualunque prodotto (purchè Euro 4; 5; 6; ecc..). Non c'è stata una direttiva che invece favoriva i veicoli Ibridi (benzina/elettrici); elettrici; a metano; GPL; a idrogeno; mettendo di fatto fuori mercato i diesel, e le motorizzazioni più problematiche in maniera programmata. Inoltre servono norme anti-inquinamento molto più rigide valide non solo su banco prova, ma nelle varie condizioni di traffico, e di temperatura dell'aria.

B) Siamo sicuri che se oggi si acquista un'auto a benzina Euro 6 (nelle sue quattro sottoclassi); tra qualche anno, l'acquirente non si troverà con la classica "fiaccola accesa in mano" ovvero bloccato dall'evidente inquinamento emesso dal veicolo (ad oggi perfettamente in grado di circolare)?

C) Capisco che sotto ci siano interessi economici enormi, ma non è che i cittadini, sono da considerarsi dei "polli da spennare", la politica deve ritornare ad avere un evidente ruolo dirigista, e quindi sulle norme anti-inquinamento; la loro evoluzione; e quella dei veicoli, si dovranno raggiungere delle programmazioni perlomeno pluri-decennali, a livello di UE.

D) Servono comunque degli incentivi economici mirati e di lunga durata per svecchiare un parco circolante che in Italia è molto vecchio, e quindi piuttosto inquinante e non sempre molto sicuro come dotazioni visto che auto senza ABS; ESP; o Airbag ne circolano ancora troppe.

Mancano solo due settimane alla partenza di "Area B", a Milano, molto soft rispetto a quello che è accaduto in molte città Tedesche, ma che si inasprirà (in teoria) nei prossimi anni anche sotto la Madonnina e nelle sue periferie.

 

Milano 10 Febbraio 2019

                                                                                                              Cordiali Saluti

                                                                                                             "Stefano Vigo"

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