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Guardi, a me non interessa se tutta la zona intorno a casa mia diventa blu o gialla o se, come residente, debba versare un canone annuo per l'utilizzo delle strisce gialle (come a Torino da vent'anni).

Lo spazio in città è una risorsa limitata, non infinita ed è anche un bene comune, quindi che appartiene a tutti. In Italia, generalmente, si confonde l'utilizzo di un bene pubblico con il diritto all'utilizzo esclusivo di quel bene.

Il parcheggio pubblico cittadino non fa eccezione e anzi esaspera questo concetto. Sulla strada pubblica sotto casa mia un'auto è rimasta posteggiata per 10 mesi senza MAI essere mossa dal proprietario.

In città ci sono persone che hanno deciso di comprarsi un posto auto o un box ed altri che si comportano come quel "galantuomo" che usa la strada come fosse sua esclusiva.

Se io, anzichè utilizzare il mio box, posteggiassi la mia auto in strada e affittassi il box ad altri, avrei guadagnato da un bene comune. Le pare ragionevole?

Per quanto riguarda la "svolta pseudoecologista" dell'amministrazione comunale milanese e più in generale delle grandi città, sono il primo ad aver dimostrato con dati alla mano che questa politica ambientalista dell'amministrazione è tutt'altro che onesta e purtroppo molti seguono acritici come pecore, in buona fede.

Le invio questo post da leggere, dove dimostro (dati ufficiali alla mano) che il problema del PM10 non è legato ai diesel, ma a questi è collegato in misura del 22% (nel 2012, quindi 7 anni fa, ed ora sensibilmente meno). Nello stesso post dimostro la malafede (o incompetenza) del Comune di Milano nell'utilizzare (o manipolare) in modo arbitrario dati e statistiche.

In un Paese civile questo farebbe partire una inchiesta della magistratura per utilizzo improprio di fondi pubblici. Ma noi siamo in un Paese civile?