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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 05-10-2011 alle 11:45

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_ottobre_5/occupazione-case-pisapia-castellano-polemica-1901726148240.shtml

Don Rigoldi: l'assessore sogna? meno male, ce n'era bisogno

Occupazione delle case, Pisapia frena l'assessore Castellano

Il sindaco: l'abusivismo è reato, a meno che la mancata regolarizzazione sia frutto di una domanda erronea

MILANO - Occupare le case è reato. Tocca al sindaco Giuliano Pisapia dettare la linea ufficiale in fatto d'abusivismo negli alloggi popolari e spegnere le polemiche scoppiate dopo l'incontro pubblico davanti a Palazzo Marino tra l'assessore alla Casa del Comune Lucia Castellano e i comitati anti-sgomberi. «Occupare le case è un reato. Ma c'è una bella differenza tra i vari casi», spiega allora il sindaco: «L'assessore probabilmente ha detto che all'interno dell'occupazione di case, come prevede esplicitamente la legge regionale, bisogna fare un distinguo tra chi occupa con appoggi della mafia o delle organizzazioni criminali, e chi è abusivo perché non s'è regolarizzato per una domanda erronea». Ma il caso rimane aperto. Perché non ci sono solo le prevedibili bordate in arrivo da destra, da Romano La Russa a Matteo Salvini («Toccherà diventare squatter o nomadi per ottenere una casa dal Comune»).

Al coro di critiche si associa, per dire, anche il segretario milanese della Uil Walter Galbusera: «Le organizzazioni sindacali e quelle degli inquilini che si battono per affermare la cultura della legalità, partendo dalla semplice constatazione che una casa occupata illegalmente è sottratta a chi ne avrebbe effettivamente diritto, sono gravemente offesi dalle dichiarazioni dell'assessore Castellano che giustifica in via di principio quello che rimane un reato. Per necessità si possono compiere molti atti, alcuni possono essere persino compresi, ma da qui a considerali un comportamento da accettare come regola ce ne passa».

Anche Luca Gandolfi, consigliere provinciale dell'Idv, si dice perplesso. «La teoria è affascinante, ma la realtà è ben altra cosa: non è così facile distinguere le occupazioni abusive per necessità da quelle legate alla criminalità». C'è anche il fronte difensivo. Ed è combattivo almeno quanto la pubblica accusa. Il gruppo di Sel in Consiglio comunale, per esempio. «L'assessore Castellano non l'ha detto, ma lo diciamo noi: l'occupazione abusiva per stato di necessità non può essere ricondotta ad un reato». O il cappellano del carcere minorile Beccaria, don Gino Rigoldi: «Sgomberare per mettere sulla strada dei cittadini milanesi, delle famiglie, dei bambini o degli anziani non è una scelta etica per un pubblico amministratore». L'assessore Castellano sogna? «Meno male - dice don Gino -. Ne avevamo un gran bisogno».

Andrea Senesi
05 ottobre 2011 11:20

Notizie correlate:

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Rispetto delle norme

Sgomberi di abusivi in viale Sarca e via Testi

I sei nuclei familiari sono stati allontanati dagli alloggi pubblici. Si erano resi responsabili di atti di disturbo e violenza

Milano, 5 ottobre 2011
- “La decisione di procedere agli sgomberi di sei famiglie questa mattina in via Fulvio Testi e in viale Sarca è stata assunta nel tavolo operativo che vede la collaborazione tra Questura, Prefettura e Comune. I nuclei familiari che occupavano abusivamente alloggi pubblici si erano resi responsabili di atti di disturbo e violenza. Questa operazione, in coerenza con quanto già annunciato, conferma l’impegno dell’Amministrazione comunale per il rispetto delle norme e il contrasto alla criminalità”.  Lo afferma l’assessore alla Casa e ai Lavori Pubblici del Comune di Milano Lucia Castellano.

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