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Inviato da avatar Massimo Mulinacci il 05-08-2019 alle 15:05

L’area B è una soluzione proposta per ridurre inquinamento ed effetto serra.

Non è un gesto di aristocrazia milanese ma una necessità da estendere al più presto ad altre città. Qualcosa nel provvedimento non è, dal mio punto di vista, accettabile, come il favore reso ai veicoli a benzina, non così lontani dai diesel come contenuti inquinanti o per l'effetto serra. Ma al momento parliamo solo dei diesel.

Dall’entrata in vigore del provvedimento, moltissimi veicoli diesel privati Euro 3 ed Euro 4 sono bloccati per gran parte della giornata. Allo stato delle cose, chi ha necessità di circolare nelle fasce orarie protette dovrà rottamarli e sostituirli con veicoli Euro 6. Oneroso.

In molti non hanno la possibilità concreta di sostituirlo. Molti altri cittadini non vogliono investire nella sostituzione del proprio veicolo, sia perché il bilancio familiare non ha in previsione la spesa, sia perché il veicolo è ancora in buone condizioni, con un basso chilometraggio ed utilizzabile ancora per alcuni anni.

Se questa stessa massa, a prescindere dal compimento del ciclo di vita e dello stato reale dei veicoli sarà sottoposta al processo di rottamazione e riciclaggio del materiale di risulta e alla sostituzione con un nuovo veicolo, quanto inquinamento e quanta CO2 saranno emessi?

Cosa propongo allora per mitigare questa transizione e ridurre l’impatto sociale e ambientale di questa importante misura (l’area B) nata con l’intenzione di difendere la salute e l’ambiente?

Propongo un’operazione senz’altro più semplice ed economica rispetto alla sostituzione: rottamare solo il motore (motore-cambio, ecc.) del veicolo e sostituirlo con un altro di classe Euro 6. Il motore è sostituibile in tempi brevi e con risorse accettabili e la quasi totalità delle parti è riciclabile.

Vantaggi:

A) Il costo dell’upgrade è decisamente più basso dell’acquisto di un veicolo nuovo.

B) L’impatto ambientale dell’upgrade è molto più basso rispetto al cambio di veicolo.

C) Le istituzioni, in questo nuovo scenario sarebbero in grado di finanziare la trasformazione, a vantaggio dei nuclei familiari con ISEE sotto una soglia che sarà decisa.

D) In generale si potrà trattare un “prezzo politico” di questa operazione. Chi non rientri nella soglia dell’ISEE, dovrà essere attirato dal costo vantaggioso dell’upgrade, che dovrà essere alla portata di bilanci familiari anche non esaltanti.

La riomologazione dei veicoli aggiornati sarà sostenuta dalle istituzioni. Le stesse istituzioni dovranno trattare con i costruttori dei veicoli per avviare la fornitura dei gruppi motore con garanzie di prezzi accessibili per le versioni di base.

Massimo Mulinacci

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