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Dice Zuboff a proposito della cosiddetta smart city:
For the sake of economies of action, the apparatus learns to interrupt the flow of personal experience in order to influence, modify, and direct our behavior, guided by the plans and interests of self-authorizing commercial actors and the buzzing market cosmos in which they participate.
In altre parole, dietro la facciata di città dove il ciberspazio s’integra all’ambiente costruito, il sistema dei dati inferiti determina il comportamento delle persone per favorire gli interessi economici delle grandi società private dell’informazione. Non mi sembra per niente un’idea intelligente.
- ph
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